16 Gennaio 2018
VINO BOOM DELLE ENOTECHE

Crescita record in Emilia Romagna delle enoteche che in cinque anni sono aumentate del 33,1%, passando dalle 302 del 2012 alle 402 del 2017. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dati di un’analisi di Coldiretti e Camera di Commercio di Milano da cui risulta la crescente attenzione alla qualità degli acquisti di vino che è diventata espressione culturale e occasione di socializzazione e condivisione con amici e parenti.
La città con il maggior numero di enoteche è Bologna: nel capoluogo di regione infatti i centri specializzati di vendita del vino sono più che raddoppiati passando da 62 a 127con un incremento del 104,8%. Reggio Emilia conquista il quinto posto in regione con 36 enoteche con un aumento del 12,5% rispetto al 2012. A seguire Parma con 30, Forlì-Cesena con 23, Ravenna e Piacenza con 19.
Alta è la presenza delle donne, con una enoteca su cinque a guida femminile e l’11,1% è gestito da giovani.
«È una tendenza che conferma una svolta decisa verso la qualità – commenta Vitangelo Tizzano, vice delegato confederale di Coldiretti Reggio Emilia. Il vino è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico, che aiuta a stare bene in totale contrapposizione all’assunzione sregolata di alcol. La promozione della distintività porta con se il successo che registra in questi anni il settore del vino».
In Emilia Romagna – ricorda Coldiretti Reggio Emilia – i consumi di vino si attestano sui 34 litri pro-capite, con a tendenza alla crescita dei consumi di vini Dop e Igp che nella nostra regione rappresentano il 55% della produzione di vino, nonostante la vendemmia 2017 a causa della siccità sia diminuita di quasi il 20% attestandosi su una produzione di 6,3 milioni di ettolitri.
«La valorizzazione delle specificità territoriali rappresenta il futuro per questo settore – conclude Assuero Zampini, direttore della Coldiretti reggiana – e Lambrusco e Spergola sono le direttrici per la nostra realtà. Il vino italiano è cresciuto scommettendo sulla qualità e sulla identità – continua Assuero Zampini, direttore della Coldiretti di Reggio Emilia – ed è proprio su qualità e identità che si deve caratterizzare la valorizzazione del Lambrusco e la promozione della Spergola. Sono entrambi vini che rispondono agli attuali trend dei consumi italiani e stranieri e – conclude Zampini – sono un importante patrimonio locale grazie alla cui promozione si aggancia un intero territorio di grande valore storico, culturale e gastronomico».

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