Sempre più gravi si manifestano i danni ai terreni agricoli e alle colture a causa della elevata presenza di cinghiali e di ungulati.
Finalmente dopo numerose sollecitazioni da parte delle organizzazioni agricole, la Provincia, di concerto con il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, convoca un incontro per risolvere la situazione ormai insostenibile per i danni all’ambiente e alle coltivazioni, con le organizzazioni stesse e gli Atc.
È sempre più necessario portare avanti gli impegni già assunti per contenere in termini accettabili il numero di cinghiali presenti.
I cinghiali, in particolar modo, utilizzano i territori del Parco come rifugio durante il giorno ed escono indisturbati nelle ore notturne allargandosi sui terreni coltivati delle aziende agricole. Nella stagione venatoria appena trascorsa buona parte dei cinghiali non sono scesi nelle zone di caccia in tempo utile per il prelievo venatorio rimanendo rifugiati nell’area del Parco dove hanno arrecato danni ai terreni e alla vegetazione. È fondamentale attuare una gestione sostenibile dei cinghiali anche oltre i tempi della stagione venatoria e in tutti gli ambiti territoriali.
“Speriamo che l’incontro fissato per venerdì 16 marzo da Provincia e Parco – commentano le organizzazioni agricole - rappresenti il momento di svolta per operare a favore della sostenibilità ambientale in equilibrio tra fauna e terreni agricoli, attraverso interventi risolutivi e continuativi in base alle necessità.
6 Marzo 2012
SOLUZIONI PER DANNI DEI CINGHIALI