3 Ottobre 2017
RISCOSSA DEL BURRO, RICADUTA POSITIVA ANCHE PER PARMIGIANO REGGIANO

Il prezzo del burro in Italia è raddoppiato nell’ultimo anno (+113%) per l’aumento della domanda dovuta al riconoscimento di positive proprietà salutistiche, soprattutto in alternativa all’olio di palma che un numero crescente di grandi gruppi industriali sta abbandonando.
«Nei mesi scorsi il prezzo alla produzione per il burro pastorizzato nazionale ha raggiunto un picco alla produzione di 5,04 euro al chilo, il massimo da almeno cinque anni – commentano i vertici della Coldiretti di Reggio Emilia Vitangelo Tizzano e Assuero Zampini. Il riconoscimento del giusto valore per il burro – continua Coldiretti Reggio Emilia – comporta una ricaduta positiva diretta anche alla filiera del Parmigiano Reggiano nel cui processo di lavorazione viene eliminata dal latte una parte di panna utilizzata per la produzione di burro».

Il burro sta riacquistando popolarità ed è tornato ad essere uno dei grassi più usati in cucina. Un ritorno che ha favorito il balzo delle quotazioni lattiero casearie dopo quelle insostenibili del passato per gli allevamenti- «Un segnale importante per salvare le stalle italiane – commentano Tizzano e Zampini - dopo l’obbligo di indicare in etichetta l’origine entrato in vigore in Italia sotto il pressing della Coldiretti lo scorso 19 aprile 2017».

«La zootecnia bovina reggiana – commentano i vertici della Coldiretti di Reggio Emilia, Vitangelo Tizzano e Assuero Zampini - conta oltre un migliaio di allevamenti bovini, vocati quasi totalmente alla produzione Dop del Parmigiano Reggiano. Questi allevamenti hanno operato per anni al di sotto dei costi di produzione nonostante la qualità del loro prodotto provocando in poco più di un decennio la riduzione del 50% delle stalle».
«La chiusura di una stalla non significa solo perdita di lavoro e di reddito - concludono Tizzano e Zampini - ma anche un danno ambientale poiché gli allevamenti rappresentano per oltre il 50% l’agricoltura delle zone montane e svantaggiate che svolge un ruolo insostituibile di presidio e assicura la giusta manutenzione».
«La tutela dei formaggi italiani e la difesa dall’attacco del latte in polvere sostenuta da Coldiretti – commentano la Coldiretti reggiana – ha evitato il crollo del prezzo del latte e le  ripercussioni disastrose su tutta la filiera del Parmigiano Reggiano».

La riscossa del burro - sottolinea la Coldiretti – è giustificata da recenti studi scientifici che hanno fatto cadere pregiudizi nei confronti di un prodotto che viene oggi percepito come più naturale e salutare con l’incremento della domanda di alcuni Paesi a partire dalla Cina.
A pesare in modo determinante peraltro è la riduzione delle importazioni di olio di palma per uso alimentare che sono calate in Italia del 51% nel primo semestre del 2017 con sei italiani su dieci che evitano di acquistare prodotti alimentari che contengono olio di palma, a conferma della diffidenza che sta portando un numero crescente di imprese ad escluderlo dalle proprie ricette, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Eurispes.

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