28 Ottobre 2011
QUOTE LATTE: ANCORA ACCERTAMENTI?

Ci stiamo nascondendo dietro ad ulteriori accertamenti in merito alle quote latte forse perché la politica non è in grado di assumersi la responsabilità di una decisione definitiva?

Si tenta di scaricare su chi ha semplicemente rispettato le leggi il disordine di uno Stato sulla cui credibilità in questo caso dovremmo seriamente interrogarci?

Si cerca di trovare un ulteriore escamotage per allungare i termini di pagamento a chi non ha mai pagato le multe del latte?

Sono domande che sorgono spontanee ai dirigenti della Coldiretti di Reggio Emilia dopo quanto ha risposto il ministro delle politiche Agricole, Saverio Romano, nel corso della seduta della Commissione agricoltura della Camera, a due interrogazioni sulla riscossione delle multe per le quote latte.

Il ministro Romano, infatti, ritiene suo dovere “accertare la situazione e fermare l'applicazione delle multe per comprendere le ragioni del disallineamento che si evidenzia nella relazione del comando carabinieri tra i dati dell'Agea e altri dati in loro possesso, se esso sia stato provocato da mancanze nel computo delle quote attribuite in via induttiva, oppure da limiti nelle operazioni di calcolo".
“Ora non c’è alcuna motivazione per una ulteriore sospensione del pagamento delle multe che di fatto danneggerebbe gli allevatori che hanno creduto nello Stato e si sono messi in regola affrontando duri sacrifici economici. Ma di fronte alla volontà di nuovi accertamenti confidiamo almeno in tempi brevi e in decisioni assolutamente definitive - afferma il presidente della Coldiretti reggiana Marino Zani”.
“Sono oltre mille i chilometri che si potrebbe coprire mettendo uno dietro l’altro i fogli di carta che in quasi 30 anni le aziende agricole hanno dovuto affrontare per seguire le evoluzioni della legge sulle quote latte. È quanto abbiamo già ricordato ed quanto non ci stancheremo di rimarcare di fronte alla volontà di tenere la questione delle multe latte ancora sospesa – commenta anche il direttore Giovanni Pasquali”.

Nella provincia reggiana dei mille produttori in multa il 98% delle aziende zootecniche ha regolarizzato la propria posizione acquistando quote e rateizzando le multe pregresse. Un’azienda media reggiana, con circa 100 capi in stalla, ha investito 150 mila euro per acquistare quote, ottenendo la possibilità di aumentare la propria produzione di latte, e 70 mila euro per pagare le multe assegnate. Le aziende che non hanno pagato le multe non hanno sostenuto queste spese ed inoltre hanno continuato a produrre latte fuori quota venduto in nero con effetti negativi sul prezzo di mercato.

“I nostri allevatori sono stati onesti è hanno agito secondo le leggi modificate e rimodificate ed ora ancora non si può mettere un punto a questa vicenda che ha stancato – conclude Zani”.

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