L’aumento di fondi del Pnrr pari a 2,5 miliardi per gli accordi di filiera, la logistica e le misure agricole risponde alle richieste di Coldiretti ed è importante per salvare la spesa delle famiglie italiane con l’inflazione alimentare all’11% ma anche per sostenere l’intero settore agroalimentare nella sfida ai cambiamenti climatici.
Soddisfazione della Coldiretti per le integrazioni portate dal ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto e dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida al Piano nazionale di ripresa e resilienza riprendendo proprio le proposte avanzate dall’Assemblea nazionale dell’organizzazione agricola.
L’agroalimentare Made in Italy ha dimostrato concretamente la propria capacità di saper cogliere l’opportunità del Pnrr con richieste di investimenti superiori alla dotazione – precisa Coldiretti – e l’incremento dei fondi va nella direzione auspicata di aumentare la produzione in settori cardine, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura e “raffreddare” il carovita che pesa sulle tasche degli italiani. Un’occasione unica, che non va sprecata per crescere e garantire una più equa distribuzione del valore lungo la filiera, dal produttore al consumatore.
I contratti di filiera sono fondamentali per lo sviluppo di prodotti 100% italiani per dare opportunità di lavoro e far crescere l’agroalimentare Made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale, anche rispetto all’aumento dei tassi da parte della Bce che rischia di frenare gli investimenti delle imprese.