Multe latte
Coldiretti: più di mille km di carte scritte per quote latte
Oggi la delegazione reggiana a Milano presso la sede della Regione Lombardia.
Milano-Roma andata e ritorno per oltre mille chilometri. È questa la distanza che, stima la Coldiretti si potrebbe coprire mettendo uno dietro l’altro i fogli di carta che in quasi 30 anni le aziende agricole hanno dovuto affrontare per seguire le evoluzioni della legge sulle quote latte sulle quali interviene inopinatamente la manovra in discussione alla Camera. Una marea di moduli, sentenze, avvisi, fatture, pagamenti e burocrazia di varia natura che sono stati depositati in una decina di scatoloni durante la mobilitazione della Coldiretti delle regioni del nord a Milano davanti alla sede della Regione Lombardia in piazza Duca D’Aosta con il blitz di migliaia di allevatori con i loro trattori e la mucca “Onestina” che è stata munta per fare conoscere da dove viene il vero latte italiano minacciato dalle importazioni spacciate come Made in Italy.
Direttamente di rientro da Roma gli allevatori della Coldiretti reggiana guidati dal direttore Giovanni Pasquali si sono diretti oggi davanti al Pirellone. “Se adesso ci dicono che era tutto sbagliato – riafferma il direttore Pasquali - allora rivogliamo indietro i soldi che la maggioranza degli allevatori ha speso per mettersi in regola. È una richiesta più che ragionevole, di fronte anche al mare di documenti che ci hanno sommerso in questi anni per stare dietro ai provvedimenti che hanno tentato di mettere ordine al settore”.
“Ci arrabbiamo – continua Pasquali - perché i nostri allevatori sono stati onesti è hanno agito secondo le leggi modificate e rimodificate ed ora, senza alcun motivo evidente, ci dicono che ancora non si può mettere un punto a questa vicenda che ha stancato tutti e che inoltre ci sta facendo fare una figura, a dir poco, sgradevole anche con l’Unione europea”.
“A Reggio Emilia gli allevatori che si sono messi in regola in questi ultimi anni sono il 96,5 per cento sul totale delle aziende che potevano procedere alla rateizzazione in base alla legge 119 – commenta il responsabile economico della Coldiretti reggiana Fausto Castagnetti. Le aziende che sarebbero eventualmente interessate alla sospensione di cui si sta parlando ora non sono più del 3,5 per cento per tutta la nostra provincia; una buona parte di queste però non è comunque soggetta alla rateizzare perché deve pagare importi inferiori a 25 mila euro”.