Nel panorama agricolo attuale l’azienda Simonazzi di Bagnolo in Piano appare ottimista. Infatti nonostante le difficoltà del mercato del Parmigiano Reggiano la famiglia Simonazzi inaugura la nuova stalla aziendale che ospita 120 bovini in lattazione e 130 da rimonta, con sala di mungitura.
L’azienda agricola a conduzione familiare è costituita da 3 titolari storici e da due cugini, Simone e Stefano, che si presentano come giovani e fiduciosi imprenditori.
«A metà del 2009, quando abbiamo dato inizio ai lavori di costruzioni della nuova struttura, il prezzo del Parmigiano Reggiano, che si attestava intorno ai 7 euro al chilo, non offriva certo prospettive di apertura e di miglioramento – commentano i due giovani. Noi però crediamo molto nella zootecnica come forma di agricoltura tipica del nostro territorio così come i nostri padri e proprio per questo abbiamo voluto investire, convinti di riuscire a dare un futuro alla nostra azienda se struttura in modo adeguato. Ad oggi il mercato ci sta dando ragione, il prezzo del formaggio è già salito intorno ai 9 euro al chilo».
Alla progettazione delle strutture hanno contribuito i tecnici del Crpa (Centro ricerche produzione animale) e al termine dei lavori i risultati sono apprezzabili.
L’inaugurazione, che si è presentata un po’ come la festa del paese, si è svolta alla presenza dell’assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi, del Sindaco del Comune di Bagnolo Paola Casali, del presidente di Coldiretti Marino Zani, del Presidente del Consorzio agrario Simone Nasi, del Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai e dei rappresentati del Crpa e dell’Associazione provinciale allevatori.
«È una realtà importante per la zootecnia provinciale – ha dichiarato il direttore della Coldiretti Giovanni Pasquali - che dimostra fiducia da parte dei giovani soci nelle prospettive future del settore, condivise dalla Coldiretti che sostiene le loro capacità e il loro ottimismo. È una scelta di grande volontà assolutamente condivisibile che offre prospettive di futuro per una produzione fondamentale della nostra agricoltura e determinate per l’economia locale come il Parmigiano Reggiano ».
L’azienda, che si estende su una superficie di 120 ettari di terreno coltivato a medica per uso aziendale, grano e barbabietola da zucchero destinate alla vendita e alcune coltivazioni volte alle bioenergie raccolte dalla cooperativa Cat (cooperativa agroenergetica territoriale) di cui l’azienda è socia. L’azienda ora è strutturata per una produzione annua di 1.200 tonnellate di latte conferiti alla Latterie di Pieve Rossa per la produzione di circa 2.200 forme di Parmigiano Reggiano.