Incremento del sostegno al comparto non più rimandabile
“Servono provvedimenti a ristoro delle imprese ortofrutticole per salvare un comparto distintivo della nostra agricoltura regionale e superare il de minimis grazie alla proroga del quadro temporaneo Ucraina ottenuto a Bruxelles con la mobilitazione di migliaia di agricoltori di Coldiretti, adesso è possibile”.
È la forte richiesta di Coldiretti Emilia Romagna che sottolinea l'importanza di dare alle imprese del comparto ortofrutticolo traiettorie di futuro garantendo sostegni a quelle filiere, come quella della pera, particolarmente colpite negli ultimi anni da avversità e fitopatie.
“Dopo il ricevimento di migliaia di dinieghi da parte di Agricat alle richieste di indennizzo degli agricoltori colpiti dalle calamità catastrofali del 2023, abbiamo ottenuto un incontro dove chiederemo la sostanziale rivisitazione delle procedure dei controlli dello stesso Fondo al fine di poter garantire i giusti indennizzi – ha detto il Direttore Regionale Marco Allaria Olivieri – ma occorre anche intraprendere una strada per garantire un sostegno strutturale per il rilancio del comparto ortofrutticolo”.
“Già nei primi mesi di quest’anno – continua il Direttore Regionale – era stato adottato un provvedimento straordinario per sostenere le produzioni di pere e kiwi che avevano subito danni nella campagna 2023. Questo strumento prevedeva l’erogazione di aiuti a ettaro in regime de minimis, ma si tratta di un meccanismo molto limitante per coloro che hanno già ricevuto sostegni finanziari erogati attraverso il medesimo strumento poiché ne consegue l’impossibilità – dice il Direttore di Coldiretti – di liquidare ulteriori aiuti nel caso in cui un agricoltore abbia già colmato un plafond, di per sé molto limitato”.
Occorre quindi applicare il “Quadro temporaneo di crisi e transizione per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia all’Ucraina”, conclude Allaria Olivieri, che prevede un plafond molto più capiente, in modo tale da arginare il rischio di superamento del limite di aiuto in un momento storico, qual è quello attuale, in cui si devono concentrare più sostegni.
Non dimentichiamo, infatti, come il comparto delle pere stia affrontando difficoltà che ormai risultano strutturali e costanti. Serve, pertanto, come chiesto dal nostro Presidente nazionale Ettore Prandini, pensare anche a nuovi strumenti di sostegno e impegnare ulteriori risorse in favore delle aziende, anche per i cali di produzione per la campagna corrente (2024), affinché vengano garantiti ulteriori indennizzi a ettaro.