15 Ottobre 2020
ONU, GIORNATA DONNE RURALI

A livello provinciale le aziende condotte da donne sono circa il 22% rispetto al totale delle aziende agricole attive e il 14% rispetto alle aziende femminili complessive, sulla base dei dati 2019 della CCIAA reggiana. Lo rende noto Coldiretti Reggio Emilia in occasione della Giornata internazionale delle donne rurali istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con lo scopo di riconoscere “il ruolo chiave delle donne rurali nel promuovere lo sviluppo rurale e agricolo, contribuendo alla sicurezza alimentare e allo sradicamento della povertà rurale”.
«Un ruolo che – sottolinea Maria Cerabona direttore della Coldiretti di Reggio Emilia – è diventato ancora più significativo con l’emergenza Covid dove hanno continuato a lavorare per garantire l’alimentazione della popolazione nonostante le evidenti difficoltà operative».
Il protagonismo femminile – continua la Coldiretti – ha rivoluzionato l’attività agricola come dimostra l’impulso dato dalla loro presenza nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, le fattorie didattiche, i percorsi di pet-therapy, gli orti didattici, le agritate, gli agriasili ma anche nell’agricoltura di precisione e a basso impatto ambientale, nel recupero delle piante e degli animali in estinzione fino nella presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica oltre che nell’agriturismo.
Le imprenditrici agricole – evidenzia la Coldiretti –dimostrano capacità di coniugare la sfida tra sostenibilità e redditività, ponendo attenzione allo sviluppo del mercato e al rispetto dell’ambiente, al sociale e alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità.
«Lo spazio femminile è un laboratorio di idee e un’opportunità di impegno verso la collettività, con una presenza costante alla quale si stanno aggiungendo anche innesti da altri settori professionali per una scelta di vita che porta al ritorno alla terra - afferma Floriana Fanizza, leader della Donne imprenditrici di Coldiretti».
Uno degli elementi di novità, e che porta nuovi impulsi, è proprio l’arrivo sui campi di imprenditrici che hanno seguito percorsi formativi diversi dall’agricoltura – conferma Luciana Pedroni, responsabile provinciale e regionale delle Donne di Coldiretti. «Anche all’interno della nostra rappresentanza provinciale – continua la Pedroni – abbiamo imprenditrici che arrivano da settori produttivi e da percorsi di studio più svariati, accomunate dalla passione per l’attività agricola in grado di leggere le dinamiche in modo diverso e portare nuova linfa a tutto il settore».

«Sicuramente l’evoluzione tecnologica ha reso possibile un aumento della presenza delle donne nelle lavorazioni agricole – precisa Luciana Pedroni – ma c’è ancora molto da fare. Come Donne Impresa, unitamente Coldiretti, cerchiamo di portare in luce tutte le specificità della donna nel formulare le leggi e nel definire le politiche ma anche nella ricerca tecnico scientifico in relazione, ad esempio, al miglioramento necessario degli strumenti di lavoro».

«Le problematiche che interessano le donne rurali, e non solo, di tutto il mondo sono ancora molte e fortemente marcate – concludono la Cerabona e la Pedroni – dalla disparità di genere, alla scarsa scolarizzazione, allo sfruttamento. Riconoscere il ruolo chiave delle donne rurali nel promuovere lo sviluppo rurale e agricolo, contribuendo alla sicurezza alimentare e allo sradicamento della povertà rurale è una priorità  strategica universale dell’Onu ed oggi è il giorno giusto per poterlo ricordare».

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi