10 Maggio 2011
OK AL IV CONTO ENERGIA

- fotografia impianto fotovoltaico su stalla di una azienda agricola
- IV CONTO ENERGIA - TESTO DECRETO
  
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 4° conto energia fotovoltaico. Il nuovo decreto pone un limite alla realizzazione di grandi impianti a terra promuovendo la realizzazione di piccoli impianti in regime di scambio dell’energia. Agevola il settore agricolo, rispetto alla proposta iniziale, prevedendo degli incentivi specifici. Infatti, i moduli che costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, tettoie e pensiline, non saranno equiparate ad impianti a terra, e riceveranno un incentivo più alto,  pari alla media matematica tra l’incentivo dell’impianto a terra e quello su edifici. La norma prevede di fatti che i fabbricati rurali siano equiparati agli edifici, sempreché accatastati prima della data di entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico.
"Un risultato importante ha affermato Giorgio Piazza,  Presidente dell’associazione le Fattorie del Sole – Coldiretti, per l’introduzione di meccanismi di premialità che agevoleranno la realizzazione di tali investimenti nell’ambito dei piani di ammodernamento delle aziende agricole, sostenuti anche dalle misure di finanziamento dei Psr. Di fatti la produzione di energia elettrica contribuisce ad integrare il reddito delle imprese ( essendo attività connessa ) e la tecnologia fv è stata ad oggi prevalentemente integrata nelle strutture aziendali : tetti degli agriturismi, coperture delle stalle, rimesse, magazzini, serre, pensiline, ec. e molti interventi hanno interessato la sostituzione delle vecchie coperture in amianto".
Per il Ministro Romani il provvedimento pone le basi per lo sviluppo di medio-lungo periodo del comparto, accompagnandolo al raggiungimento dell'autosufficienza economica. Attraverso la razionalizzazione e  una progressiva riduzione delle tariffe, sarà possibile controllare e impiegare con maggiore efficacia l'onere a carico di cittadini e imprese.
Il testo elimina ogni limite alla produzione con un nuovo sistema di regolazione automatica del livello degli incentivi in relazione alla potenza installata che entrerà a regime a partire dal 2013. Nel periodo transitorio è previsto un decalage progressivo necessario per allineare il nostro Paese ai livelli comunitari e la salvaguardia degli investimenti in corso. Inoltre un tetto di spesa massima ed un registro tenuto dal Gse solo sui grandi impianti (superiori a 1 Mw su tetto e 200 kw a terra), consentiranno di limitare i fenomeni speculativi.
La tariffa percepita viene determinata dal momento dell'entrata in esercizio dell'impianto, con la garanzia del rispetto dell’iter di connessione da parte del gestore di rete, in conformità con i tempi e le relativi sanzioni previste dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Con questo nuovo sistema si prevede di raggiungere la grid parity – e cioè la competitività della tecnologia - già al 2017.
Il decreto prevede inoltre una serie di strumenti per rafforzare e potenziare la filiera industriale italiana attiva nella produzione di impianti fotovoltaici, quali:
• premialita' per le installazioni finalizzate alla sostituzione di amianto, per la realizzazione di impianti in aree da bonificare o soggette a recupero ambientale, per i moduli su barriere fonoassorbenti.
• a vantaggio dei consumatori e della qualità del Made in Italy, vengono inoltre introdotti determinati requisiti di garanzia, efficienza e innovazione degli impianti, al rispetto dei quali sono previsti livelli di incentivazione più elevati. 
“Questo importante provvedimento – ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani - consente finalmente di dare stabilità e prospettive di lungo periodo al mercato fino al raggiungimento della competitività tecnologica. E’ una riforma strutturale per le imprese e i cittadini, raggiunta dopo una complessa e laboriosa concertazione. Per il futuro energetico del Paese – ha aggiunto il Ministro – siamo impegnati a raggiungere e superare gli obiettivi di Europa 2020. Attraverso la competizione tra diverse fonti di produzione, potremo garantire la copertura del fabbisogno energetico nazionale sfruttando tutti i vantaggi dell’innovazione tecnologica. Le energie rinnovabili avranno, assieme all'efficienza energetica e alle reti intelligenti, un ruolo fondamentale nella nuova strategia energetica nazionale che presenteremo nella Conferenza Nazionale per l'Energia” ha concluso Romani.
L'obiettivo nazionale di potenza installata è indicato in circa 23.000 MW corrispondente a 6 - 7 miliardi di euro all’anno di incentivi. Per il periodo transitorio, nel 2011 e nel 2012, è previsto un limite massimo di spesa, che non è possibile superare, fatta eccezione per i piccoli impianti. Nello specifico dal primo giugno al 31 dicembre 2011 è individuato un obiettivo indicativo di potenza di 1.350 MW con un cap alla spesa a 300 milioni di euro. Per il 2012 l'obiettivo indicativo è a 1.490 MW e il limite di spesa a 280 milioni per un totale nel transitorio di 2.690 MW e 580 milioni di spesa.
Il decreto introduce un regime alla tedesca con incentivi inversamente proporzionali alla potenza istallata e coerente con le previsioni di spesa, con tariffe che scendono se si superano i limiti annui di costo. Il nuovo regime di sostegno si basa infatti su obiettivi temporali progressivi di potenza installata e su previsioni annuali di spesa. Il superamento di tali previsioni non pregiudica l’accesso agli incentivi ma ne determina una ulteriore riduzione per il periodo successivo.
Per quanto riguarda le tariffe, nel corso del 2011 si ridurranno di mese in mese. Nel 2012 diminuiranno ulteriormente il 1 gennaio e poi di nuovo il 1 luglio. Dal 1° gennaio 2013, invece, come previsto dal D.Lgs 28/2011, il Conto energia sarà sostituito da una tariffa onnicomprensiva affiancata da un premio sull'autoconsumo. In altri termini, l'energia prodotta da impianti fotovoltaici e immessa in rete sarà retribuita con la tariffa onnicomprensiva (comprensiva cioè del valore dell'energia e di quello dell'incentivo), mentre a quella destinata all'autoconsumo del titolare dell'impianto sarà assegnata una tariffa premio.
Rispetto al terzo Conto energia ( valido per gli impianti che entrano in esercizio entro il 31 maggio 2011)  la riduzione degli incentivi nel 2011 sarà modesta a giugno (tra l'1 e il 4% a seconda della taglia dell'impianto) ma crescerà di mese in mese raggiungendo a dicembre il 21% circa per gli impianti piccoli e il 30% circa per quelli più grandi. Rilevante anche il taglio atteso nel 2012. Sempre rispetto al terzo Conto energia la riduzione sarà compresa, a seconda della taglia dell'impianto, tra il 23 e il 37% nel primo semestre e tra il 29 e il 43% nel secondo.
Il nuovo sistema distingue tra piccoli impianti (su edifici con una potenza inferiore a 200kWp e operanti in regime di scambio sul posto), e grandi impianti (diversi dai piccoli impianti), impianti integrati innovativi e impianti a concentrazione. Inoltre i grandi impianti avranno l’obbligo di iscrizione al registro informatico dei grandi impianti, gestito dal GSE. Per i grandi impianti realizzati su terreno agricolo, nel rispetto del comma 4 dell’articolo 10 del D.Lgs 28/2011,  è obbligatorio presentare il certificato di destinazione d’uso del terreno.
Infine anche per gli impianti a terra ( come definiti dal comma 6 del citato articolo 10 ), autorizzati prima della pubblicazione del D.lgs n.28 del 2011 o che hanno presentato istanza entro il 1° gennaio 2011, realizzati sul terreno di un medesimo proprietario dovrà essere rispettata la distanza minima di 2km. Inoltre è stata introdotta una norma per evitare il frazionamento dei grandi impianti in diversi impianti più piccoli per ottenere tariffe più convenienti. Di fatti, più impianti fotovoltaici realizzati dal medesimo proponente in aree contigue saranno considerati come unico impianto. Mentre la qualificazione di terreno abbandonato da almeno 5 anni dovrà essere dimostrata mediante la notifica effettuata dalla Regione ai sensi dell’articolo 4 della Legge 4 agosto 1978, n.440.
Gli impianti i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline hanno diritto a una tariffa pari alla media aritmetica fra la tariffa spettante per “impianti fotovoltaici realizzati su edifici” e la tariffa spettante per “altri impianti fotovoltaici”.
Al fine di garantire la coltivazione sottostante, le serre a seguito dell’intervento devono presentare un rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e della superficie totale della copertura della serra stessa non superiore al 50%. Ai soli fini di cui al presente decreto, i fabbricati rurali sono equiparati agli edifici, sempreché accatastati prima della data di entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico.
È previsto un premio di 5 centesimi di euro per kWh in caso di impianti FV che vanno a sostituire coperture in eternit e un premio del 5% per gli impianti che hanno un costo di investimento, ad esclusione di quelli relativi al lavoro, che sia per non meno del 60% riconducibile ad una produzione realizzata all'interno dell'UE. Una valutazione, quest'ultima che riteniamo di difficile applicazione.
Per il Premio per uso efficiente dell'energia bisognerà dotarsi di un attestato di certificazione energetica dell'edificio su cui è ubicato l'impianto. Per godere del premio maggiorativo la contestuale riduzione del fabbisogno termico dell'involucro dell'edificio dovrà essere di almeno il 10 per cento. Il premio non deve eccedere il 30% e va riconosciuto nell'anno solare successivo è pari alla "metà della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita".
Per gli impianti che entrano in esercizio dopo il 31 dicembre 2012 il decreto attribuisce al produttore la responsabilità dello riciclo dei moduli una volta che questi siano giunti a fine vita.
Per i grandi impianti, nel periodo compreso tra il 1° giugno 2011 e il 31 dicembre 2012, è previsto un limite di costo annuo, pari a 580 milioni di euro, corrispondenti a 2.690 MW. Per i piccoli impianti non è previsto alcun limite di costo ma una riduzione progressiva mensile.
Per gli anni dal 2013 al 2016, per gli impianti fotovoltaici grandi e piccoli (esclusi cioè quelli integrati innovativi e a concentrazione) è previsto un tetto massimo annuo di spesa e un obiettivo di potenza (per il primo semestre 2013 il tetto è di 240 milioni di euro e la potenza 1.115 MW). Il superamento di tali limiti non limita l’accesso alle tariffe incentivanti ma ne determina una ulteriore riduzione per il periodo successivo.
Per gli impianti integrati innovativi e a concentrazione, nel periodo compreso tra il 1° giugno 2011 e il 31 dicembre 2012, è prevista una riduzione progressiva mensile degli incentivi. Per gli anni dal 2013 al 2016, è previsto un meccanismo analogo agli impianti fotovoltaici grandi e piccoli.
Anche sul sito http://www.fattoriedelsole.org/ è possibile trovare informazioni e consultare il testo del  Decreto 4° Conto Energia.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi