22 Dicembre 2022
NUOVO PSR 2023-2027, MISURE AGROAMBIENTALI

 

Anticipazioni per le domande di sostegno delle misure agroambientali

Sono in procinto di uscire i primi bandi del nuovo PSR 2023-2027 relativi alle misure agroambientali (probabilmente entro il prossimo mese di gennaio). Anticipiamo alcuni punti per mettere le aziende nelle condizioni di valutare l’opportunità di partecipare ai bandi che, in molti casi, ricalcano quelli usciti nella programmazione del PSR 2014-2020.

Presumibilmente le domande di sostegno andranno presentate entro metà marzo con impegni che comunque partono già dal 1° gennaio 2023. Gli interventi in fase di attivazione saranno i seguenti:

SRA01 – Produzione integrata

L’impegno riguarda l’applicazione dei disciplinari di Produzione Integrata alle colture presenti in azienda per 5 anni a partire dal 1° gennaio 2023. Una delle novità è l’obbligo di adesione a Sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI) appoggiandosi ad un organismo di controllo (come nell’agricoltura biologica).

Intervento è applicabile su tutte le superfici agricole limitatamente alle colture per le quali sono approvati i Disciplinari di produzione integrata a livello regionale.

I contributi, che vanno da 60 € a 509 €/ettaro/anno, sono in base al tipo di coltura presente e se le superfici sono già state oggetto di impegno o no nella passata programmazione.

SRA03 - Tecniche lavorazione ridotta dei suoli

Impegno quinquennale con contributo di 350 €/ettaro/anno per imprese agricole che si impegnano ad effettuare la semina su sodo.

La superficie minima per accedere al premio è di 4 ettari e la superficie ad impegno non può cambiare nel corso dei 5 anni.

SRA04 - Apporto di sostanza organica nei suoli

Impegno quinquennale con contributo di 180 €/ettaro/anno per le aziende che apportano al terreno determinati quantitativi di ammendanti (letame, palabile derivato da separatori, ammendanti commerciali, ecc.). Non sono ammissibili le aziende zootecniche e le aziende che gestiscono impianti di digestione anaerobica per la produzione di biogas. Non sono ammissibili le superfici già date in concessione ad allevamenti per spandimenti di reflui zootecnici o digestati da impianti di biogas.

SRA07 - Conversione seminativi a prati e pascoli

Impegno a convertire e a mantenere per 5 anni le superfici a seminativo avvicendato in prati polifita avvicendati con il divieto dell’uso di fertilizzanti chimici di sintesi, diserbanti e altri prodotti fitosanitari. Il contributo è di 250 €/ettaro.

SRA08 - Gestione prati e pascoli permanenti

Impegno quinquennale di mantenimento dei prati polifiti con il divieto dell’uso di fertilizzanti chimici di sintesi, diserbanti e altri prodotti fitosanitari, almeno uno sfalcio con asportazione del prodotto in collina e due in pianura. Il contributo è di 150 €/ettaro.

SRA013 - Impegni specifici gestione effluenti zootecnici

Impegno quinquennale con un contributo di 100 €/ettaro/anno per adozione di tecniche di distribuzione degli effluenti di allevamento non palabili e/o del digestato agrozootecnico e agroindustriale con dispositivi a raso terra o a iniezione diretta nel terreno.

SRA014 -Allevamento di razze animali autoctone nazionali a rischio di estinzione/erosione genetica

Contributo di 200 €/UBA/anno per chi si impegna ad allevare dal 01/01/2023 al 31/12/2027 razze in via di estinzione come ad esempio la razza bovina reggiana e modenese, il cavallo del Ventasso e Bardigiano, la cornella bianca e la cornigliese per gli ovini, il suino nero di Parma e la Mora romagnola, ecc. Questi capi sono ammessi se iscritti ai rispettivi alberi genealogici.

SRA015 - Coltivazione di risorse genetiche vegetali locali a rischio di estinzione/erosione genetica

Impegno quinquennale di 900 €/ettaro/anno per le colture arboree e 600 € per le colture annuali per le imprese agricole che si impegnano a coltivare varietà a rischio come ad esempio la spergola, la sgavetta, il lambrusco oliva per la vite, per altre varietà di Castagno, albicocco, pesco, melo, pero, susino, ciliegio, olivo. Per le colture erbacee c’è la cipolla borettana, alcune varietà di pomodoro, zucca, anguria, melone e di cereali.

SRA019 - Riduzione dell'impatto dell'uso di prodotti fitosanitari

Impegno quinquennale dove l’intervento prevede un sostegno per ettaro di SAU a favore dei beneficiari che si impegnano ad applicare tecniche di gestione agronomica volte alla:

- riduzione della deriva dei prodotti fitosanitari (az.1): 27 €/ha/anno per le colture arboree e 12 €/ha/anno per le erbacee.

- riduzione dell’impiego di sostanze attive classificate come candidate alla sostituzione ai sensi del Reg (CE) n. 1107/2009 ed altre sostanze individuate ai sensi dell’art 15 della Direttiva 2009/128/CE (az.2). I contributi per ettaro e all’anno sono:

Seminativi Barbabietola,

riso e proteoleaginose

Orticole e

altre annuali

Olivo Vite e

fruttiferi minori

Arboree

principali

63 68 163 180 235 275

- introduzione metodi di difesa più evoluti e a minore impatto ambientale e sull’uomo, che vanno oltre il mero aspetto limitativo nell’utilizzo dei prodotti fitosanitari (az. 3).
In base al tipo di intervento i contributi vanno da 40 a 250 €/ha/anno.

La somma dei contributi della azione 1 e 3 e dei contributi di produzione integrata (SRA01) non possono essere superiori a 450 €/Ha/anno per le colture erbacee e 600 € per le arboree.

SRA026 - Ritiro seminativi dalla produzione

Impegno ventennale con la creazione di complessi ambientali su seminativi ritirati dalla produzione con un aiuto dai 1.000 ai 1.500 €/ettaro/anno in pianura e 500 €/ettaro/anno per la collina e montagna.

SRA029 - Agricoltura biologica

Impegno quinquennale che riguarda l’adozione dei disciplinari di agricoltura biologica sulle colture e/o sugli allevamenti a partire dal 1° gennaio 2023 e le superfici oggetto di aiuto devono essere notificate in Regione entro il 31 dicembre 2022.

I contributi variano in base al tipo di coltura e se le superfici aziendali sono in conversione oppure già biologiche e vanno da 90 € a 791 €/ettaro/anno. Se è presente la zootecnia biologica gli aiuti vanno da 333 a 453 €/ettaro/ anno per le foraggere e le colture destinate all’alimentazione degli animali.

 

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