Insieme allo stabilimento di lavorazione, come è stato previsto nel decreto appena pubblicato su riso e pasta, va indicata obbligatoriamente in etichetta anche l' origine degli ingredienti per tutti gli alimenti per consentire ai consumatori di fare scelte consapevoli e difendere il Made in Italy. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla definitiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo che reintroduce l'obbligo di indicare lo stabilimento di produzione o confezionamento degli alimenti in etichetta. L’etichetta – sottolinea la Coldiretti - è considerata un elemento rilevante di trasparenza da parte dei consumatori italiani che nel 96% dei casi dichiarano che è molto importante che vi sia scritta in modo chiaro e leggibile l'origine dell'alimento e per l'85% è fondamentale ci sia anche il luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione, secondo la consultazione on line del Ministero delle Politiche Agricole. Una battaglia per la trasparenza condotta dalla Coldiretti che ha portato per ultimo alla pubblicazione del decreto che obbliga ad indicare l'origine del grano impiegato nella pasta e del riso dopo quello sui prodotti lattiero caseari e sulla passata. Ma - conclude la Coldiretti - molto resta da fare con oltre 1/3 della spesa degli italiani che è ancora anonima con l’etichetta che non indica l origine degli alimenti, dai salumi al concentrato di pomodoro, dai sughi pronti ai succhi di frutta fino alla carne di coniglio.
15 Settembre 2017
MADE IN ITALY: STABILITO L’OBBLIOGO DI TRASPARENZA