Coldiretti Reggio Emilia: i lupi sono tornati sulle proprie orme, si sono intrufolati nella stalla chiusa ed hanno aggredito e ucciso un’altra manza
Le rassicurazioni non sono più sufficienti
I lupi tornano sulle proprie orme a distanza di un paio di settimane e sferrano il secondo attacco. Tra l’incredulità e lo sconcerto, questa mattina, i titolari dell’azienda agricola Viesi di Cadè, hanno trovato, all’interno della loro stalla, una seconda manza brutalmente sbranata da un branco di lupi.
«Ero molto preoccupato potesse accadere di nuovo – dichiara Tarciso Viesi – sappiamo che può capitare che i lupi tornino sul luogo dove hanno fatto delle vittime ma speravamo davvero che non accadesse più».
«Purtroppo invece questa mattina – continua Viesi - abbiamo ritrovato una manza morta di stenti, con le viscere esposte, e il resto della mandria ancora molto agitato. Il terreno bagnato dalla pioggia di ieri ha conservato numerose impronte tutto intorno al perimetro della stalla».
Ora l’azienda è in attesa dell’arrivo dei veterinari del servizio di sanità pubblica per accertare l’aggressione.
«Le rassicurazioni ricevute credo proprio non siano più sufficienti – dichiara Maria Cerabona, direttore Coldiretti di Reggio Emilia, già intervenuta dopo la precedente aggressione di fine aprile. È necessario individuare azioni concrete e rapide per tutelare allevatori e animali e non lasciarli nella continua preoccupazione di trovarsi di fronte ad uno spettacolo come quello di oggi».
«In seguito alle nostre segnalazioni dopo l’ultimo attacco non si è mosso nulla – conclude la Cerabona. Ci auguriamo che questa seconda manza sbranata posso sollecitare l’attenzione del tavolo istituzione e riaprire il dialogo per considerare le peculiarità di questi attacchi e mettere in sicurezza imprese e animali».