13 Settembre 2011
LAVORO: VOUCHER PER 200MILA GIOVANI

Almeno duecentomila giovani hanno trascorso l’estate 2011 a lavorare nei campi per le attività di raccolta di frutta, verdura ed ora nella vendemmia. È quanto stima la Coldiretti in occasione della divulgazione dei dati Istat che attestano una riduzione della disoccupazione giovanile nel mese di Luglio.
Per molti giovani lavorare nei campi ha significato un primo contatto con il mondo del  lavoro in un momento di crisi in cui è difficile trovare alternative occupazionali. L’estate è il periodo di maggior lavoro nelle campagne che nella nostra provincia si concentrano principalmente nella raccolta di meloni, cocomeri, zucche e uva. La stagione ha presentato alcune difficoltà a causa del crollo dei prezzi pagati ai produttori per la frutta, dalle pesche della romagna fino alle nostre angurie reggiane che sono in attesa di ricevere l’igp, nonostante che i prezzi al consumo hanno continuato ad aumentare.
 
«A far crescere la presenza di giovani in campagna – commenta il direttore della Coldiretti reggiana Giovanni Pasquali - è stata certamente anche la possibilità di utilizzare i voucher. L’uso di questi buoni assunzione garantiscono al datore di beneficiare di prestazioni di lavoro occasionale nella completa legalità e al lavoratore, studenti o pensionati che siano, è garantita la copertura previdenziale e assicurativa per un compenso che è esente da ogni imposizione fiscale e non va ad incidere sullo stato di disoccupato o inoccupato».

Lo strumento dei voucher è stato introdotto per la prima volta in occasione della vendemmia 2008 e poi esteso ad altre figure di lavoratori ed altre attività, anche se i maggiori utilizzatori restano i lavoratori agricoli. Da allora, secondo i dati dell’Inps, sono stati staccati complessivamente oltre 20 milioni di buoni lavoro fino alla fine di luglio 2011, di questi quasi uno su quattro (24 per cento) per il lavoro agricolo.

La stagione 2011 conta già per le aziende reggiane di Coldiretti l’uso di 14.000 voucher impiegati da oltre 130 aziende che coinvolgono 450 lavoratori per un valore complessivo di 140.000 euro. L’uso dei voucher rappresenta a Reggio Emilia circa il 60% delle assunzioni.

«I voucher hanno rappresentato un’opportunità di integrazione del reddito – continua Pasquali – per pensionati, casalinghe e lavoratori in cassa integrazione e mobilità in un momento di assoluta difficoltà e per gli studenti la possibilità di un primo impiego nella piena trasparenza del rapporto di lavoro. Hanno rappresentato un’opportunità sociale nella lotta al lavoro sommerso ed una occasione occupazionale per molti oltre che uno strumento di grande semplificazione burocratica, soprattutto in agricoltura».
Nella nostra provincia sono utilizzati in media per un 75% per la vendemmia, 25% per la raccolta stagionale di frutta ed il restante 5% per attività di campagna come la potatura. Dallo scorso anno si è conquistata una quota anche per le assunzioni di personale addetto alla vendita nei mercati contadini.

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