22 Maggio 2012
LAVORO: RIFORMA DEI VOUCHER

Con la riforma dei voucher non sarà più possibile per ventimila pensionati, studenti e cassintegrati dell’Emilia Romagna arrotondare il proprio reddito con le campagne di raccolta di frutta, verdura o uva con i voucher, come hanno fatto fino ad ora dall’estate 2008. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Emilia Romagna in vista delle imminenti campagne di raccolta in agricoltura. Il terremoto e gli ingenti danni subiti dalle aziende emiliano romagnole hanno impedito a Coldiretti regionale e ai propri associati di essere presenti questa mattina a Roma all’iniziativa di sensibilizzazione davanti al Senato, in occasione della ripresa della discussione sulla riforma del lavoro che prevede la cancellazione di fatto dei voucher in agricoltura.
“Coldiretti dell’Emilia Romagna e i suoi associati  – ha detto il presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello – sono però idealmente vicini agli oltre mille imprenditori, studenti e pensionati provenienti da tutte le regioni d’Italia, e li ringraziano per aver chiesto, anche a nome degli agricoltori dell’Emilia Romagna di evitare la cancellazione di uno strumento che concilia le esigenze di semplificazione, legalità e trasparenza con la possibilità di garantire un sostegno alle classi sociali che più sentono la crisi”.
In un momento di difficoltà dell’Emilia Romagna in particolare e del Paese in generale – sostiene Coldiretti – riteniamo sia un atto di responsabilità difendere uno strumento che vede tra i maggiori utilizzatori proprio la nostra martoriata regione, che non merita provvedimenti che potrebbero compromettere il futuro della propria agricoltura.
Nell’agricoltura emiliano romagnola – informa Coldiretti – vengono utilizzati circa 700 mila voucher su un totale di oltre 3 milioni utilizzati in tutta la regione. Per molti giovani – sottolinea Coldiretti – lavorare nei campi ha significato prendere contatto con il mondo del lavoro e sostenere i propri studi in un momento di difficoltà economica. La vigente legislazione sui voucher consente infatti alle imprese agricole di avvalersi, solo per attività stagionali, del contributo di limitate categorie di soggetti che si trovano fuori dal mercato del lavoro come appunto, dal primo giugno, per i ragazzi dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi.
Ora l’emendamento presentato dai relatori al ddl di riforma del mercato del lavoro del Ministro Elsa Fornero cancella di fatto i voucher in agricoltura poiché limita l’uso dei buoni alle sole imprese di autoconsumo, senza contabilità, sotto i 7000 euro di fatturato. Secondo la Coldiretti sarebbe profondamente sbagliato e incomprensibile procedere a modifiche specifiche della normativa lavoristica del settore essendo le rappresentanze delle imprese agricole le uniche ad essere state escluse dal tavolo di confronto durante l’iter di definizione del disegno di legge sulla riforma sul lavoro.

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