5 Agosto 2022
LAVORO: AGGRAVI BUROCRATICI NELLE ASSUNZIONI

Con la radicale revisione degli obblighi dei datori di lavoro sull’informazione ai dipendenti in occasione dell’assunzione si rischiano ulteriori aggravi e ritardi nell’impiego di un milione di lavoratori stagionali, italiani e stranieri, che operano in agricoltura. Coldiretti ha lanciato l’allarme e il presidente Ettore Prandini ha scritto al ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli e al ministro per il Lavoro e Politiche Sociali Andrea Orlando in riferimento alla modifica delle norme sulle assunzioni, recependo la direttiva europea del 20.06.2019, che amplia da subito e a dismisura, le informazioni cartacee da trasmettere arrivando quasi a dover riprodurre l’intero contratto collettivo. Sino ad ora era sufficiente consegnare al lavoratore la comunicazione on line, con risparmio di carta, tempo, spese e problemi.

Purtroppo – afferma la Coldiretti – si tratta di una modifica che complica e rallenta, proprio nell’imminenza delle grandi campagne di raccolta, il lavoro delle aziende già alle prese con il balzo dei costi per materie prime ed energia e con i cambiamenti climatici che, fra caldo africano, siccità e grandine, stanno devastando le produzioni agricole con importanti cali produttivi.

Ciò di cui avrebbe bisogno il sistema agricolo – conclude Coldiretti – sono misure concrete per ridurre la burocrazia, non aumentarla, e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro.

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