Primo piano
CALABRIA
GESTIONE POR E PSR: PERMANGONO LE CRITICITA’
La gestione non positiva – osserva la Coldiretti regionale - non consente ai giovani e agli agricoltori di avere risposte, certe e coerenti ai tempi delle imprese. Si riscontrano facilmente nei bandi emanati e ritirati, le troppe proroghe, le migliaia di Faq, le centinaia di ricorsi e l’assenza ad oggi di decreti che cofinanziano i progetti sulle misure della competitività.
In merito ai dati diffusi dalle Autorità di Gestione del Por e del Psr attraverso il comunicato “Por e psr: autorità di gestione questi i numeri” nel quale si afferma che “nella tre giorni (Cantiere Calabria) i rappresentati nazionali delle maggiori organizzazioni agricole, non hanno smentito i dati pubblicati dal Dipartimento Agricoltura, aggiungendo un sibillino: perché nessuno lo ha fatto?” La Coldiretti precisa ai responsabili delle Autorità, che l’obiettivo prioritario era e resta ridurre le differenze di reddito con le regioni europee e sostenere le opportunità delle imprese che creano sviluppo e lavoro. Quindi l’imperativo categorico è la qualità della spesa, la sburocratizzazione per l’accesso ai fondi comunitari e i tempi di risposta.
Il moltiplicarsi dei dati, anche con eccessiva retorica per dire che siamo i primi sulla spesa, fa ribadire a Coldiretti che i dati, appunto, devono essere maneggiati con cura perché spendere, per esempio secondo il crono programma dei regolamenti comunitari sul disimpegno delle risorse, è sì positivo ma non basta, perché, se permangono le criticità, si rischia di bruciare “talenti” e prospettive sia in termini monetari che di valorizzazione dei progetti di investimento e della stessa imprenditorialità. Difatti, le risorse perse sulla programmazione 2007-2013 non sono oggetto di dibattito.
Al Cantiere Calabria, non è che non sono stati smentiti i dati del Dipartimento agricoltura, il tema non è questo, bensì la gestione non positiva, che non consente ai giovani e agli agricoltori di avere risposte, certe e coerenti ai tempi delle imprese. Si riscontrano facilmente nei bandi emanati e ritirati, le troppe proroghe, le migliaia di Faq, le centinaia di ricorsi e l’assenza ad oggi di decreti che cofinanziano i progetti sulle misure della competitività.
Per quanto ci riguarda, abbiamo condiviso la programmazione, messo in evidenza alcune scelte pregevoli effettuate che creano opportunità e danno prospettive alla nostra agricoltura. Ci riferiamo - continua Coldiretti - ad esempio al rapporto stretto tra agricoltori e agroindustria previsto nel bando della Misura 4, Intervento 4.2.1 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli", meglio conosciuto come “agroindustria”, che introduce condizioni innovative come il “contratto scritto” tra agricoltori e industria affinchè quest’ultima, si fornisca, di prodotti agricoli del territorio.
“Smentire o convalidare dati di spesa è un esercizio che non ci appassiona – commenta Molinaro – ma se tirati per la giacca diciamo che i dati del PSR per una buona parte sono trascinamenti su impegni della vecchia programmazione e poi ancora pagamenti parziali dei premi sul biologico e indennità compensativa. Ci appassiona ancora – continua il presidente di Coldiretti Calabria – la qualità della spesa. Ebbene ad oggi negli impegni e pagamenti fatti, con i fondi comunitari ( POR, PSR, Fondo di Coesione e Patto per la Calabria) che sono sotto la regia di due autorità, e che negli obiettivi dichiarati e programmati dalla Giunta regionale dovevano operare sinergicamente, non troviamo bandi per la competitività dei territori quali: sicurezza idrogeologica, implementazione e ammodernamento reti irrigue, salvaguardia del paesaggio agrario con manutenzioni, pulizia, sicurezza e bonifica dei territori rurali. Ciò, denota la mancanza di coordinamento e la perdita del focus sulle reali esigenze del territorio. Sarebbe buona cosa - propone Molinaro - discutere e approfondire la gestione dei fondi con il partenariato socio-economico e in seconda commissione consiliare per aiutare la giunta anche a tarare i nuovi interventi in base alle nuove esigenze emerse e al palese deficit gestionale.
Dal territorio
SICILIA, IL RINVIO DEL CETA E’ IL RISULTATO DI UNA RIVOLTA POPOLARE
Il rinvio è il primo risultato di una rivolta popolare contro un accordo sbagliato e pericoloso per l’Italia che ci ha visti protagonisti su tutto il territorio nazionale dove hanno già espresso contrarietà 14 regioni, 1973 comuni e 69 Consorzi di tutela delle produzioni a denominazioni di origine. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in riferimento alla scelta doverosa di far slittare in Senato la ratifica del trattato di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA) sotto il pressing di un'inedita ed importante alleanza tra diverse organizzazioni Coldiretti, Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch.
Per la prima volta nella storia l’Unione Europea legittima - denuncia la Coldiretti - in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy piu’ prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall’Asiago alla Fontina dal Gorgonzola ai Prosciutti di Parma e San Daniele, ma sarà anche liberamente prodotto e commercializzato dal Canada il Parmigiano Reggiano con la traduzione di Parmesan. La svendita dei marchi storici del Made in Italy agroalimentare non è solo un danno sul mercato canadese ma - sottolinea la Coldiretti - è soprattutto un pericoloso precedente nei negoziati con altri Paesi anche emergenti che sono autorizzati cosi a chiedere le stesse concessioni. Secondo la Coldiretti su un totale di 291 denominazioni italiane riconosciute, ben 250 non godono di alcuna tutela nel trattato.
Stiamo combattendo una guerra durissima per salvaguardare il nostro grano praticamente svenduto, per le nostre denominazioni che tutelano, valorizzano e identificano interi territori – commenta anche il presidente Coldiretti Sicilia, Francesco Ferreri- . Non vogliamo mangiare grano al glifosate. Anche un solo grammo di pane e pasta impastato con questo prodotto mina un parte della nostra economia e non solo. Perché dobbiamo importare grano da migliaia di chilometri quando abbiamo eccellenze straordinarie pressoché esenti da micotossine? E’ una guerra che dobbiamo vincere con l’aiuto di tutte le amministratori, con tutti i consumatori e questo rinvio fortifica le nostre azioni – conclude - .
PUGLIA, CETA: RINVIO SINE DATA E’ VITTORIA PER CONSUMATORI E MADE IN ITALY
“Il rinvio a data da destinarsi da parte del Senato della ratifica del trattato di libero scambio tra Unione Europea e Canada CETA è il primo risultato di una rivolta popolare, appoggiata dai Comuni pugliesi, dalla Giunta regionale pugliese, dalla quasi totalità del Consiglio regionale e da autorevoli Consorzi delle DOP di Puglia, quali ‘Pane di Altamura’ e ‘Primitivo di Manduria’, uniti contro un accordo sbagliato e pericoloso per l’Italia e per la Puglia. L’accordo tra UE e CANADA prevede l’azzeramento strutturale e totale dei dazi sul grano duro, il prodotto canadese più importato in Italia, e la Puglia sarebbe risultata gravemente danneggiata dalla ratifica, proprio quando finalmente i consumatori potranno beneficiare del risultato della battaglia di Coldiretti per l’etichettatura di origine obbligatoria con l’indicazione del grano usato per produrre la pasta”. E’ il commento di Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia, in riferimento alla scelta doverosa di far slittare in Senato la ratifica del trattato di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA) sotto il pressing di un'inedita ed importante alleanza tra diverse organizzazioni Coldiretti, Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch.
“L’accordo CETA – continua Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - mischia le carte e crea confusione tra i consumatori che avrebbero ancora più difficoltà a distinguere prodotti originali da quelli con nomi simili agli originali e di fantasia rievocativi della prestigiosa italianità. Ciò è scorretto, perché non si può sostenere la globalizzazione a spese dell’agricoltura italiana che è basata sul concetto di biodiversità e di glocalizzazione dei territori di produzione. Così come è articolato l’accordo apre al livellamento verso il basso della qualità dei nostri prodotti agricoli”.
Per Coldiretti Puglia c’è stata una doverosa presa di coscienza, grazie al pressing durato mesi, rispetto agli impatti economici e sociali del CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), un impatto devastante sulla coltivazione di grano con il rischio desertificazione di intere aree del Paese e una concorrenza sleale nei confronti degli allevatori italiani, ma anche un rischio per i consumatori ed un precedente pericoloso nei negoziati internazionali.
PIEMONTE, IL VIA LIBERA AI VOUCHER FAVORISCE LE ATTIVITA’ AGRICOLE
Dopo mesi di attesa, l'aggiornamento della piattaforma Inps consente ora a pensionati, studenti e disoccupati di poter lavorare in campagna utilizzando la semplificazione prevista dal legislatore per le sole imprese agricole, ovvero la possibilità di effettuare un’unica comunicazione per una prestazione non superiore a tre giorni.
“Sono state finalmente superate le difficoltà tecniche che, anche durante l’incontro dei giorni scorsi con i vertici dell’Inps regionale, avevamo segnalato – spiegano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – Certo il clou delle attività di vendemmia e raccolta si sono svolte negli scorsi mesi, ma il via libera ai nuovi voucher ora va a favorire e sostenere l’attività agricola di questo periodo”.
L’impiego dei voucher in agricoltura era rimasto praticamente stabile da cinque anni a causa di tutte le iniziali limitazioni che ne prevedevano l’uso solo per il lavoro stagionale e solo per pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito.
“In Piemonte il numero dei voucher annuo utilizzati, soprattutto entro il 2015, si attesta sui 200 mila: hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati, eliminando il lavoro abusivo. Per questo auspichiamo che il sistema ora possa funzionare a pieno regime affinché sia uno strumento utile alle imprese nella prossima campagna di raccolta 2018”, concludono Revelli e Rivarossa.
PADOVA, FINALMENTE SEMPLIFICATI I VOUCHER MA LO SBLOCCO E’ TARDIVO
Sono state finalmente superate le difficoltà tecniche che hanno di fatto impedito fino ad ora la possibilità di utilizzare i nuovi “voucher” in agricoltura settore nel quale erano nati dieci anni fa per agevolare la vendemmia e le raccolte di prodotti autunnali. Lo rende noto Coldiretti Padova nel sottolineare che dopo mesi di attesa l'aggiornamento della piattaforma Inps, richiesto con forza da mesi dall’organizzazione agricola a livello nazionale, consente a pensionati, studenti e disoccupati di poter lavorare in campagna utilizzando la semplificazione prevista dal legislatore per le sole imprese agricole ovvero quella di effettuare un’unica comunicazione per una prestazione non superiore a tre giorni.
“Meglio tardi che mai. - afferma Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Padova - Il chiarimento arriva in ritardo e dopo mesi di pressione da parte di Coldiretti, ma c’è ancora tanto da fare in campagna. Nel frattempo però molte aziende padovane hanno preferito assumere i lavoratori stagionali con i contratti a tempo determinato, nonostante i maggiori costi e carichi burocratici, in modo da poter iniziare la raccolta senza ulteriori problemi. Coldiretti sostiene la trasparenza, unica garanzia per evitare distorsioni. In un’annata già segnata da forti difficoltà climatiche era necessario consentire al sistema agricolo un lavoro sereno.
Ora la riforma dei voucher potrà offrire una ulteriore opportunità di lavoro nelle vigne per le uve ancora rimaste e per la campagne di raccolta dei prodotti autunnali dalle olive alle castagne, dalle pere alle mele fino alle zucche. L’impiego dei voucher in agricoltura era rimasto praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. L’agricoltura è sempre stata il settore che ne ha fatto un uso assai ridotto, limitato appunto alla specificità delle raccolte stagionali. Non è un caso che nella nostra provincia su oltre 3 milioni di voucher venduti lo scorso anno l’agricoltura ne abbia usati poco più di 30 mila, par all’1 per cento. I “veri” voucher hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori”.
RIETI, EMERGENZA CINGHIALI E RIAPERTURA MATTATOIO COMUNALE: SOLUZIONI A BREVE
Emergenza cinghiali e riapertura del mattatoio. Questi gli argomenti del confronto promosso dalla Coldiretti con il vicesindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, titolare delle deleghe alle attività produttive e turismo. A presiedere l’assemblea, alla quale hanno preso parte più di venti imprenditori locali, c’erano il presidente Enzo Nesta e Ivano Capannini, delegato della direzione regionale. “Intanto – è stata la premessa di Sinibaldi – l’agricoltura, derubricata dalla precedente amministrazione negli ambiti di interesse ambientale, è tornata a pieno titolo tra i settori di competenza delle attività produttive, perché la riteniamo funzionale anche allo sviluppo del turismo.
Detto questo – ha aggiunto il vicesindaco – siamo a conoscenza della gravità delle devastazioni causate dai cinghiali alle coltivazioni. Mi farò a breve promotore di un incontro, aperto alla partecipazione di Coldiretti, con il commissario della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile. Nel frattempo stiamo anche predisponendo un’ordinanza comunale per autorizzare, nel perimetro del territorio comunale, l’abbattimento selettivo degli animali per ridurne il numero e riportare la popolazione, nel rispetto degli equilibri dell’ecosistema locale, entro i margini della ordinaria gestibilità della specie”.
L’emergenza fauna selvatica, che in estate ha registrato una recrudescenza degli episodi di danneggiamento alle aziende agricole, si è rivelata perfino più grave, in termini di perdite di produzione e reddito, della siccità “per cui l’impegno assunto dal vicesindaco – ha commentato Enzo Nesta – ci autorizza a sperare in una soluzione efficace in tempi brevi”. Sulla riapertura del mattatoio comunale Sinibaldi ha fornito importanti aggiornamenti. “Se ne sta occupando il sindaco. Ci sono già stati diversi sopralluoghi. Posso confermare – ha precisato Sinibaldi – la nostra volontà di riaprire la struttura quanto prima possibile”. “Abbiamo avuto le risposte che ci aspettavamo. Nessuno di noi possiede bacchette magiche, ma se davvero si riuscirà in tempi brevi ad arrestare la proliferazione dei cinghiali e a riattivare il mattatoio, il sistema agricolo locale – ha aggiunto Capannini – ne trarrà benefici indubbi e immediati. Per essere funzionali anche allo sviluppo del turismo, le nostre aziende devono essere poste nelle condizioni di poter lavorare in tranquillità”.
TOSCANA, VOUCHER PIU’ SEMPLICI PER LE RACCOLTE D’AUTUNNO
Le difficoltà tecniche che hanno di fatto reso impossibile accedere ai nuovi voucher sembrano superate e adesso le imprese agricole possono tornare ad utilizzare questi strumenti per il lavoro accessorio in agricoltura. Introdotti per la prima volta nel 2008 per la vendemmia si sono poi diffusi anche in altri settori con una proliferazione esponenziale.
Del totale dei 10.400.000 voucher utilizzati in Toscana nel 2016, solo l’1,3% è stato impiegato in agricoltura dove sono nati e rappresentano un valido contributo all’emersione del lavoro sommerso senza gli abusi che si sono verificati in altri settori anche perché nelle campagne i beneficiari possono essere soltanto pensionati, giovani studenti e disoccupati tra l'altro impiegati esclusivamente in attività stagionali. In effetti le province toscane dove sono stati venduti nel 2016 i 143.392 voucher destinati al settore sono quelle a forte vocazione vitivinicola ed olivicola: in testa Siena con 42.447 voucher, pari al 29%, seguita da Firenze con 30.089 voucher, pari al 20%, distaccata Arezzo con 18.555 voucher, che rappresentano il 12%.
Dopo mesi di attesa l'aggiornamento della piattaforma Inps consente a pensionati, studenti e disoccupati di poter lavorare in campagna utilizzando la semplificazione prevista dal legislatore per le sole imprese agricole ovvero quella di effettuare un’unica comunicazione per una prestazione non superiore a tre giorni. “Una opportunità di lavoro che - sottolinea Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana - potrà essere offerta nelle vigne per le uve ancora rimaste e per la campagne di raccolta dei prodotti autunnali dalle olive alle castagne, dalle pere alle mele fino alle zucche”.
“L’impiego dei voucher in agricoltura rimasto praticamente stabile negli anni perché “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” – dice Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana - con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito ed hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne”.
MASSA CARRARA, FORMAZIONE: VITICOLTURA-ENOLOGIA, UN CORSO A CARRARA
Un corso a Carrara su viticoltura ed enologia. Aperte le iscrizioni al primo corso (25 ore) rivolto alle imprese agricole promosso dal Centro Assistenza Imprese di Coldiretti in programma tra ottobre e novembre presso il Centro Giovanile Diocesano di Carrara. Previste anche visite alle cantine del territorio del Candia dei Colli Apuani Doc. Il corso approfondisce ed entra nel merito dell’ABC con lezioni su origine e diffusione della vite, forme di allevamento, potatura ma anche le patologie ed i trattamenti, le diverse tipologie di vinificazione, compreso il biologico, fino alle attrezzature da cantine ed ancora la storia dalla sua scoperta fino ai giorni nostri. Il corso è a pagamento. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi ad una delle sedi Coldiretti presenti sul territorio oppure contattare il 348.3129521 o scrivere a matteo.fazzi@coldiretti.it.
CAMPANIA, GIORNATA TURISMO: IN ESTATE BOOM CON 900MILA PASTI IN AGRITURISMO
Con il mese di settembre finisce una stagione turistica particolarmente positiva con 38 milioni gli italiani che hanno deciso di trascorrere una vacanza durante l’estate 2017 in crescita del 9% ma un segnale positivo viene anche dall’aumento degli arrivi dei turisti stranieri. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione della Giornata Mondiale del Turismo che conclude a livello internazionale la migliore stagione del decennio sulla base delle previsioni della World Tourist Organization (UNWTO).
Ben il 78% degli italiani è restato in Italia, ma l’abbandono di mete considerate pericolose riguarda in realtà il turismo internazionale nel suo complesso con la Turchia, la Tunisia, l’Egitto in grande sofferenza. Al contrario si registra – continua la Coldiretti – un aumento degli stranieri che scelgono l’Italia come Paese più sicuro rispetto ai problemi legati al terrorismo anche in relazione ad altre destinazioni europee. E se è il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 (69%), seguito dalla montagna con il 17%, si assiste al successo di alternative meno affollate con la campagna che è scelta dal 9% dei vacanzieri. La tranquillità garantita dalla campagna è un fattore importante, ma è sempre la qualità dell’alimentazione l’elemento che spinge maggiormente a scegliere l’agriturismo. Circa un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.
Il trend positivo di un’estate straordinaria per l’agriturismo si conferma anche in Campania, con le strutture agricole che continuano a registrare boom di prenotazioni, soprattutto per chi punta sulla qualità e sul legame con il territorio. È quanto affermano Coldiretti e Terranostra Campania dopo un’estate che ha fatto segnare un aumento dell’8% rispetto allo scorso anno per la vacanza in campagna. A livello regionale la stima è intorno alle 90mila presenze in estate, ma numeri molto più alti riguardano l’agri-ristorazione. Terranostra Campania calcola che nel periodo estivo in Campania sono stati somministrati oltre 900 mila pasti in strutture agrituristiche. Un trend positivo che si è tradotto in successo per l’Agrichef Campagna Amica Academy, che Coldiretti ha inaugurato in Campania a giugno e che nel prossimo ottobre diplomerà altri 25 agrichef.
A far scegliere le strutture agrituristiche è certamente - secondo Terranostra, che promuove gli agriturismi Campagna Amica – la possibilità di conoscere da vicino e assaggiare a tavola la filiera agricola campana che può contare su 15 Dop, 9 Igp, 15 vini Doc, 4 Docg e 10 Igt, oltre a 515 prodotti agroalimentari tradizionali (PAT).
VITERBO, DOPO NOCCIOLE, OLIO E PASTORIZIA, RECORD PER GLI ALLEVAMENTI AVICOLI
Viterbo, ossia l’agricoltura dei record. La conferma del primato arriva ora anche dal successo degli allevamenti avicoli, oggetto di un recente tavolo di lavoro voluto da Alberto Frau, direttore della federazione Coldiretti con una rappresentanza dei produttori locali per un focus sugli straordinari risultati raggiunti dal settore in questi ultimi anni, sia a livello numerico che qualitativo, tanto da far entrare l’avicoltura della Tuscia tra gli esempi di allevamenti di riferimento a livello nazionale. I record non riguardano più soltanto nocciole, olio dop e pastorizia, ma anche l’avicoltura. Agli oltre 70 allevamenti in attività se ne aggiungeranno altri.
“Molti giovani che si affacciano all’agricoltura per la prima volta, tutti laureati e intenzionati ad investire nel settore – spiega infatti Frau – hanno già richiesto contributi comunitari (tramite il Psr) per avviare nuovi impianti”. I centri produttivi più importanti sono insediati a Bomarzo, Montefiascone e Grotte Santo Stefano, la frazione del capoluogo dove negli anni 80 è iniziata questa lunga tradizione che oggi dà lavoro e opportunità di crescita economica. Tra lavoratori diretti e indotto, gli allevamenti occupano 750 addetti. La crescita del settore è certificata dal numero dei capi allevati.
Ogni anno Viterbo movimenta 3,5 milioni di polli da carne, 250.000 tacchini e 1 milione di galline ovaiole. “L’aspetto più esaltante è l’altissima qualità delle produzioni, che ha permesso agli allevatori viterbesi di collocarsi tra i conferitori privilegiati dei gruppi industriali leader nella lavorazione, trasformazione, promozione e vendita di carni e uova presso la grande distribuzione organizzata (gdo). Il settore ha fatto passi da gigante, tanto che oggi – ricorda Frau – oltre il 60% degli allevamenti è bio, come biologico è il 90% della carne commercializzata da un notissimo marchio nazionale e proveniente da Grotte Santo Stefano, come bio è il 50% di tutta la carne di pollo prodotta nella Tuscia”.
A Viterbo gli animali sono prevalentemente allevati a terra. Non più in gabbia, ma all’aperto per garantire qualità, elevati standard igienico - sanitari e sicurezza alimentare. “La filiera avicola locale è soggetta a severi controlli che finora hanno dato risultati eccellenti sotto tutti i profili, garantendo sicurezza e tracciabilità al consumatore finale. Oltre a quelli interni, sono frequenti i controlli della Asl e degli organismi certificatori terzi, anche in caso di export. Mi ha colpito – conclude Frau – la fermezza con cui i produttori avicoli portano avanti questo progetto che, anche con l’aiuto delle istituzioni locali e dei contributi europei, è destinato a consolidarsi come punto saldo dell’economia agricola della Tuscia”.
SALERNO, IDA CORRADO ELETTA PRESIDENTE DI COLDIRETTI PAGANI
Ida Corrado, giovane imprenditrice orticola, è la nuova presidente della sezione Coldiretti di Pagani. L'elezione è giunta al termine dell'assemblea che ha visto la nomina a consiglieri di Pasqualina Capaldo, Maria Tortora, Paolo Grieco e Donato Canfora. "L’agricoltura è da sempre un settore strategico nell'agrosarnese nocerino - ha commentato la neo presidente Corrado - con produzioni di eccellenza conosciute in tutto il mondo. Le campagne - che troppo spesso in passato sono state abbandonate e trascurate - possono offrire prospettive di lavoro sempre più interessanti per chi vuole fare impresa con idee innovative. È quello che proveremo a fare a Pagani dove registriamo un sempre maggiore interesse da parte di tanti giovani agricoltori decisi a investire in agricoltura". L'elezione di Ida Corrado è avvenuta alla presenza del presidente provinciale Vittorio Sangiorgio, del direttore Enzo Tropiano e del segretario di zona Damiano Odierna.
GROSSETO, BENE IL VIA LIBERA AI VOUCHER PER RACCOLTE D’AUTUNNO
Sono state finalmente superate le difficoltà tecniche che hanno di fatto impedito fino ad ora la possibilità di utilizzare i nuovi “voucher” in agricoltura dove sono nati dieci anni fa nel 2008 per la vendemmia. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che dopo mesi di attesa l'aggiornamento della piattaforma Inps consente a pensionati, studenti e disoccupati di poter lavorare in campagna utilizzando la semplificazione prevista dal legislatore per le sole imprese agricole ovvero quella di effettuare un’unica comunicazione per una prestazione non superiore a tre giorni.
Una opportunità di lavoro che - sottolinea il direttore della sede maremmana Andrea Renna - potrà essere offerta nelle vigne per le uve ancora rimaste e per la campagne di raccolta dei prodotti autunnali dalle olive alle castagne, dalle pere alle mele fino alle zucche. L’impiego dei voucher in agricoltura era rimasto praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. In agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.
Appuntamenti
PIEMONTE: PRESENTI AL VILLAGGIO COLDIRETTI A MILANO PER #STOCOICONTADINI
Da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre
Per la prima volta la grande bellezza delle mille campagne italiane conquista la città ed entra nel centro storico di Milano con il Villaggio degli agricoltori di Coldiretti che sarà inaugurato alle ore 9.30 del 29 settembre, da Piazza del Cannone a Piazza Castello, con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e migliaia di agricoltori insieme al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
Coldiretti Piemonte sarà presente in forze con tutte le Federazioni provinciali insieme alla presidente regionale Delia Revelli e al Delegato Confederale Bruno Rivarossa per vivere un’occasione unica in cui, tra le varie attività, verrà presentato alle ore 9.30 di venerdì 29 settembre, il primo studio sulla rivoluzione green e salutista nei consumi a tavola e negli stili di vita con i primati che il Made in Italy può offrire. Ci sarà, infatti, un confronto sul tema “L’ Italia che investe sul cibo” insieme ad illustri ospiti, oltre al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e al presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia.
Per l’occasione viene lanciato l’hashtag #Stocoicontadini a testimoniare quanto la tre giorni voglia far conoscere ai consumatori le attività di cui si occupano quotidianamente gli imprenditori agricoli: dagli orti alle stalle, dai cibi antichi all’agricoltura sociale fino ai laboratori delle idee e a quelli per i più piccoli.
Inoltre, nella grande aia verranno preparati e serviti menù con gli agrichef di Campagna Amica e sarà possibile fare la spesa, trovando le specialità del territorio nel mercato che dedica anche un apposito spazio alla solidarietà con le specialità delle aree terremotate.
LUCCA: LA CAMPAGNA LUCCHESE NELLA GRANDE FATTORIA DI MILANO
Da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre
La bellezza della campagna lucchese protagonista della più grande fattoria mai realizzata in Italia nel centro storico di una città. Ci saranno anche i contadini della provincia di Lucca, con le loro esperienze imprenditoriali ed i loro prodotti simbolo del Made in Italy venerdì 29 settembre a Milano (Da Piazza del Cannone a Piazza del Castello) insieme al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e migliaia di agricoltori con il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e al presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia in occasione dell’iniziativa “iostoconicontadini” promossa da Coldiretti. Per la prima volta la grande bellezza delle mille campagne italiane conquista la città per andare all’origine del Made in Italy e scoprire piante, prodotti, piatti e animali salvati dall’estinzione, ma anche i cibi piu’ antichi, rari, costosi, o i superfood dalle speciali proprietà e le new entry arrivate in Italia con l’innovazione.
Una occasione unica per vivere per tutto il weekend un giorno da contadino negli orti, sui trattori o nella stalla popolata da mucche, capre, cavalli, oche, anatre, conigli e galline che. Nella grande aia verranno preparati e serviti menu contadini al 100% dagli stessi agricoltori ma sarà possibile anche fare la spesa a chilometri zero con le specialità del territorio nel mercato si Campagna Amica che dedica un apposito spazio alla solidarietà con le specialità delle aree terremotate.
Per l’occasione sarà presentato lo studio Coldiretti che per la prima volta fotografa nel 2017 “Svolta degli italiani a tavola” e “La rivoluzione verde che ha cambiato l’Italia”, l’unico Paese al mondo che puo’ vantare primati che vanno dalla qualità alla diversità alimentare, dalle tradizioni culinarie antiche ai paesaggi agricoli unici.
MASSA CARRARA: A #STOCOICONTADINI: PANIGACCI, FORMAGGIO ZERASCO E CANDIA
Da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre
La bellezza della campagna apuana e lunigianese protagonista della più grande fattoria mai realizzata in Italia nel centro storico di una città. Ci saranno anche i contadini della provincia di Massa Carrara, con le loro esperienze imprenditoriali ed i loro prodotti simbolo del Made in Italy come i panigacci, il formaggio di pecora zerasca ed il Candia dei Colli Apuani Doc, venerdì 29 settembre a Milano (Da Piazza del Cannone a Piazza del Castello) insieme al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e migliaia di agricoltori con il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e al presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia in occasione dell’iniziativa “iostoconicontadini” promossa da Coldiretti. Per la prima volta la grande bellezza delle mille campagne italiane conquista la città per andare all’origine del Made in Italy e scoprire piante, prodotti, piatti e animali salvati dall’estinzione, ma anche i cibi piu’ antichi, rari, costosi, o i superfood dalle speciali proprietà e le new entry arrivate in Italia con l’innovazione.
Una occasione unica per vivere per tutto il weekend un giorno da contadino negli orti, sui trattori o nella stalla popolata da mucche, capre, cavalli, oche, anatre, conigli e galline che. Nella grande aia verranno preparati e serviti menu contadini al 100% dagli stessi agricoltori ma sarà possibile anche fare la spesa a chilometri zero con le specialità del territorio nel mercato si Campagna Amica che dedica un apposito spazio alla solidarietà con le specialità delle aree terremotate.
Per l’occasione sarà presentato lo studio Coldiretti che per la prima volta fotografa nel 2017 “Svolta degli italiani a tavola” e “La rivoluzione verde che ha cambiato l’Italia”, l’unico Paese al mondo che puo’ vantare primati che vanno dalla qualità alla diversità alimentare, dalle tradizioni culinarie antiche ai paesaggi agricoli unici.
SALERNO: TURISMO E RISORSE LOCALI: A SARNO INCONTRO CON ASSESSORE MATERA
Giovedì 28 settembre
Fare turismo partendo dalle risorse locali e creando una rete di sinergie, a Sarno se ne parla con l’assessore regionale Corrado Matera. Il concetto ed il valore di agriturismo, la qualità e la garanzia dei prodotti a km 0, la valorizzazione territoriale attraverso le risorse naturali, i beni paesaggistici ed architettonici, la cultura nella culla della Valle del Sarno. Saranno questi gli argomenti affrontati nell’evento in programma giovedì, alle ore 10:30, all’Agriturismo La Fattoria, ‘O Cavaliere, di Sarno.
A pochi passi da una delle tre sorgenti del Fiume Sarno, Rio Foce; accanto allo storico acquedotto, in una location dove si intrecciano storia e tradizione. Il punto centrale è il turismo partendo da Sarno ed abbracciando la Campania. L’obiettivo è creare le sinergie giuste per far sì che la città dei Sarrasti rientri in un sistema più articolato di tour e viaggi culturali e di scoperta di luoghi incontaminati, con la conoscenza delle realtà agrituristiche.
“Non tutti sanno cosa ci sia alla base di un progetto di Agriturismo – spiega Michelangelo Corrado de La Fattoria – che è una evoluzione ed un arricchimento dell’azienda agricola. Possiamo addirittura parlare di prodotti a metro zero, non a chilometro, ed è da qui che è importante partire per fare turismo, dalle nostre garanzie di qualità altissima dei prodotti locali. Mettere insieme cultura ed enogastronomia aiuterà la riscoperta dei nostri territori ed a rientrare in un progetto più grande di visite guidate”. Giovedì, per l’evento “La lettera C che fa turismo”, intendendo contadini, cucina, cultura, Campagna amica, Coldiretti ci saranno visite guidate in luoghi storici ed archeologici, poi il dibattito confronto con Corrado Matera, assessore Regione Campania alla promozione sviluppo e turismo; Maurizio Petracca, consigliere regionale e presidente commissione Agricoltura; Maria Ricchiuti, consigliere regionale; Vittorio Sangiorgio, presidente Coldiretti Salerno; Giuseppe Canfora, sindaco di Sarno e presidente della provincia di Salerno.
MACERATA, A SCUOLA DI RISPARMIO IDRICO PER BATTERE LA SICCITA’
Giovedì 28 settembre
Lezioni di risparmio idrico per aiutare gli agricoltori maceratesi ad attenuare i problemi causati dalla siccità. E’ l’iniziativa della Coldiretti che per domani, giovedì 28 settembre, ha organizzato un incontro a Macerata. L’obiettivo è sostenere le aziende agricole nello sforzo di interpretare le novità dei cambiamenti climatici e gli effetti sui cicli delle colture. Si inizia alle ore 9 nella sala riunioni della Coldiretti Macerata in Via dei Velini 14, con gli interventi di Mauro Tiberi e Giovanni Ciabocco (Regione Marche) sul rapporto suolo acqua e valorizzazione della risorsa idrica, e del direttore Giordano Nasini. Alle 12.30 ci si trasferisce nell’azienda agricola Paolucci Francesco, in Località Montanello di Macerata dove si terrà la lezione pratica sull’umidità del suolo.
L’iniziativa rientra nell’ambito dei progetti di informazione del Psr Marche. “L’agricoltura è in prima fila per promuovere interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua e la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo – spiegano Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata, e il direttore Giordano Nasini -, ma occorrono anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico”.
ORISTANO: A SANTA GIUSTA SI DISCUTE SUI BANDI REGIONALI SULLA CEREALICOLTURA
Giovedì 28 settembre
Giovedì 28 settembre, alle ore 18,00 presso la sala Centro Civico comunale in Piazza Othoca a Santa Giusta, Coldiretti Oristano organizza una Assemblea Territoriale. Due le tematiche importanti al centro dell’attenzione. I bandi attinenti la valorizzazione della filiera del settore cerealicolo e delle leguminose da granella che prevedono risorse per 1 milione e 900 mila euro. Un intervento che mira a rafforzare il percorso di incentivazione delle qualità delle produzioni nel settore cerealicolo e delle leguminose da granella isolano attraverso meccanismi di incremento e distribuzione del valore aggiunto dei prodotti tipici trasformati, con riferimento ai produttori del settore primario. Previsti aiuti ai cerealicoltori aderenti a specifici accordi di filiera per l’annata 2017-2018, una misura specifica per il grano duro e una per i cereali minori, i grani antichi e le leguminose da granella. Potranno accedere ai bandi gli imprenditori agricoli che abbiano validamente sottoscritto un accordo di Filiera riconosciuto, presentando la domanda di aiuto entro il 31 gennaio 2018.
Dopo i saluti del sindaco di Santa Giusta Antonello Figus, i bandi sulla cerealicoltura saranno illustrati dal referente di Coldiretti Sardegna Dott. Alfonso Orefice. Seguirà un approfondito dibattito sulla situazione sindacale del comparto agricolo e zootecnico isolano e provinciale, a partire dalle vertenze in atto, con i risultati ottenuti nel Tavolo Verde regionale e della strategia per sbloccare in modo celere i premi comunitari. Temi che saranno illustrati dal Presidente provinciale Coldiretti Giovanni Murru e dal Direttore provinciale Giuseppe Casu.
Approfondiremo con i nostri iscritti – sottolineano Murru e Casu – le risultanze dell’impegno e attività sindacale di questi ultimi mesi su vertenze determinanti per la sopravvivenza di comparti produttivi agricoli trainanti la economia isolana e insostituibili in tante zone rurali, in primis della provincia di Oristano.
EMILIA ROMAGNA: UN AGRIGELATIERE CESENALE Al FESTIVAL DEL GELATO ARTIGIANALE
Da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre
Ci sarà un maestro gelatiere dell’Emilia Romagna fra i 45 artigiani selezionati per lo Sherbeth Festival, il prestigioso Festival Internazionale del Gelato Artigianale in programma a Palermo dal 28 settembre al 1 ottobre. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna, informando che il cesenate Roberto Leoni è stato selezionato tra più di 4.500 gelatieri per far parte della squadra internazionale che per tre giorni faranno di Palermo la capitale mondiale del gelato. Leoni – informa Coldiretti regionale – a Cesena ha fondato le prime agrogelaterie di Romagna sposando il progetto a filiera corta e garantita di Coldiretti e Campagna Amica, che diffonde e promuove una cultura del cibo basata su certezza dell’origine, stagionalità e sostenibilità delle produzioni.
Roberto Leoni sarà ambasciatore dell’Emilia Romagna e rappresenterà la propria terra d’origine con un gusto artigianale inedito autentico e rigorosamente a km zero: un gelato allo squacquerone di San Patrignano con confettura antica di Savòr ai frutti dimenticati e crumble di piadina. E’ lo stesso Leoni, con una punta di orgoglio e un pizzico di ansia – “perché, ammette, rappresentare la propria terra è un onore, ma la responsabilità la sento tutta, eccome” - a raccontare a parole questa creazione che è un vero e proprio inno alla genuinità e alla stagionalità: “E’ un gelato a base di latte vaccino, che insiste sulla fresca cremosità di uno dei migliori formaggi dell’Emilia Romagna, DOP dal 2012, sulla dolcezza del Savor, che racchiude il profumo dell’uva matura e ci riporta tra i vigneti della nostra campagna in piena vendemmia, per finire poi con il tocco fragrante della piadina romagnola, simbolo di questa terra ormai noto ed esportato in tutto il mondo”. Il gelato, dopo il debutto siciliano, sarà disponibile a Cesena nelle due gelaterie di via Fratelli Bandiera e via Savio, ma solo in ottobre, perché il Savor è un prodotto stagionale che si prepara utilizzando il mosto della vendemmia.
I fortunati che da domani a domenica saranno a Palermo potranno gustarselo in anteprima e in grande quantità, ogni gelatiere ne produrrà infatti 100-150 kg al giorno, ma anche votare il gusto preferito nell’ambito del concorso “Procopio Coltelli”, evento collaterale del festival dedicato al maestro gelatiere siciliano che ha esportato il gelato nel mondo.
VERONA: L’ORTO VERONESE IN TAVOLA TRA RICETTE E CONSIGLI DA CHEF
Giovedì 28 settembre
Scoprire i segreti dell’orto a tavola. E’ questa la nuova iniziativa organizzata da Campagna Amica domani 28 settembre dalle 9.30 alle 13 al mercato a km zero all’ex Arsenale di Verona. I prodotti di stagione saranno i protagonisti di gustosi assaggi preparati dallo chef Luciano Pedrollo e dallo staff del ristora Flora, specializzato in piatti vegetariani. “E’ importante ricordare la stagionalità dei prodotti ai cittadini consumatori – evidenzia Franca Castellani, presidente del Consorzio Veronatura che gestisce i mercati km zero di Coldiretti e Campagna Amica Verona – per consumare frutta e verdura fresca e al massimo delle proprietà nutritive. Con questa iniziativa pensiamo sia interessante dare anche spunti e suggerimenti per preparare piatti nuovi con i prodotti del nostro territorio”.
“Acquistare prodotti a km zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma è anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale” aggiunge Castellani nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita ai mercati contadini che in Italia sono diventati non solo luogo di consumo ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.
AGRIGENTO: APERITIVO COLDIRETTI AL TEMPIO DI GIUNONE PER GIORNATA DEL CREATO
Domenica 1 ottobre
Pane e olio, vino, olive, formaggi, miele e frutta. Una degustazione di prodotti sani, genuini, e soprattutto “storici” per la prima volta al tempio di Giunone. L’iniziativa è della Coldiretti di Agrigento che durante la giornata del Creato, domenica 1 ottobre, dalle 18.00, offrirà un aperitivo ai fedeli che parteciperanno alla passeggiata nella Valle dei Templi con l’Arcivescovo di Agrigento, S.E. Cardinale Francesco Montenegro. Gli stand Coldiretti saranno nel luogo agrigentino simbolo, una location unica per ribadire il valore etico e religioso della terra.
Un momento in cui si potrà riflettere sull’importanza della cura del complesso sistema produttivo – commenta il presidente della Coldiretti di Agrigento, Roberto Caruana - e un’occasione per far conoscere le specialità della provincia. All’appuntamento – specifica il direttore Giuseppe Miccichè – parteciperanno i produttori agrigentini che potranno così illustrare anche ai turisti il nostro patrimonio agroalimentare.
FORLI’-CESENA, AGRIGELATO CESENATE A KM0 AL FESTIVAL DEL GELATO ARTIGIANALE
Da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre
La Romagna delle eccellenze agricole coltivate con amore e rispetto dell’ambiente racchiusa in un gelato unico, in un gusto a km0 che è un manifesto della nostra terra e che è valso all’imprenditore e maestro gelaterie cesenate Roberto Leoni il ‘pass’ per lo Sherbeth Festival, il prestigioso Festival Internazionale del Gelato Artigianale in programma a Palermo da domani, 28 settembre, al 1 ottobre. Leoni, che nella sua Cesena ha fondato le prime agrigelaterie di Romagna sposando il progetto a filiera corta e garantita targata ‘Campagna Amica’ – il circuito Coldiretti che diffonde e promuove una cultura del cibo basata su certezza dell'origine, stagionalità e sostenibilità delle produzioni – è stato selezionato tra più di 4.500 gelatieri per far parte della squadra di 45 artigiani, alcuni provenienti anche da Cina e Giappone, che per tre giorni faranno di Palermo la capitale mondiale del gelato.
Il maestro gelatiere cesenate sarà ambasciatore della sua Romagna e rappresenterà la propria terra d’origine con un gusto artigianale inedito autentico e rigorosamente a km zero: un gelato allo squacquerone di San Patrignano con confettura antica di savor ai frutti dimenticati e crumble di piadina. E’ lo stesso Leoni, con una punta di orgoglio e un pizzico di ansia – “perché, ammette, rappresentare la propria terra è un onore, ma la responsabilità la sento tutta, eccome” - a raccontare a parole questa creazione che è un vero e proprio inno alla genuinità e alla stagionalità: “E’ un gelato a base di latte vaccino, che insiste sulla fresca cremosità di uno dei migliori formaggi dell’Emilia Romagna, DOP dal 2012, sulla dolcezza del savor, che racchiude il profumo dell’uva matura e ci fa piombare con la mente tra i vigneti della nostra campagna in piena vendemmia, per finire poi con il tocco fragrante della piadina romagnola, simbolo di questa terra ormai noto ed esportato in tutto il mondo”.
Il gelato, dopo il debutto siciliano, sarà disponibile a Cesena nelle due gelaterie di via Fratelli Bandiera e via Savio, ma solo in ottobre, perché il savor è un prodotto stagionale che si prepara utilizzando il mosto della vendemmia. I fortunati che da domani a domenica saranno a Palermo potranno gustarselo in anteprima e in grande quantità, ogni gelatiere ne produrrà infatti 100-150 kg al giorno, ma anche votare il gusto preferito nell’ambito del concorso ‘Procopio Coltelli’, evento collaterale del festival dedicato al maestro gelatiere siciliano che ha esportato il gelato nel mondo. Anche Campagna Amica-Coldiretti, ovviamente, è ben onorata di aver contribuito al successo dell’agrigelato made in Cesena: “E’ un vero piacere – afferma il Presidente Coldiretti Forlì-Cesena Andrea Ferrini – essere partner di un imprenditore ‘illuminato’ come Roberto che fa della grande attenzione al territorio e del massimo rispetto per l'ambiente, ossia dei capisaldi della vera agricoltura Made in Italy e di qualità sostenuta e promossa dalla nostra Organizzazione, il punto di forza del suo ‘fare impresa’. A Roberto i nostri migliori auguri, forza Roberto tieni alto il nome e la bandiera della Romagna, di Campagna Amica e del km0 in Italia e nel mondo!”.
Brevi
GROSSETO – Domenica 1 ottobre alle ore 16.00 a Roselle, in via dei Cipressi, verrà inaugurato il nuovo punto vendita dell'azienda agricola Podere Cantoni di Lorenzo Dori, un'azienda che già fa parte del circuito del mercato di Campagna Amica ed è specializzata nella vendita di carne chianina Igp e non solo. Il punto vendita, presente direttamente in azienda, sarà aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 16 alle 19.