Una elevata superficie di terreno agricolo lavorabile sarà sottoratto dalla realizzazione delle opere per l’autostrada Cispadana così come pensata dal progetto preliminare sui cui ieri si sono pronunciati favorevolmente anche i Comuni reggiani. È questa la più importante osservazione che Coldiretti Reggio Emilia ha raccolto dalle proprie aziende agricole situate nei Comuni coinvolte dalle opere della Cispadana.
«Ci siamo fatti promotori verso l’assessorato ai Lavori Pubblici della Regione e verso i sindaci di Reggiolo, Rolo, Luzzara e Brescello, delle esigenze e delle proposte che le nostre aziende agricole coinvolte ci hanno fatto pervenire – commenta il direttore della Coldiretti Giovanni Pasquali. Le scelte progettuali attualmente in essere comportano una elevata occupazione di territorio che potrebbe essere contenuta grazie ad alcune modifiche tecniche».
Alcune aziende agricole colpite dalle opere si vedranno ridurre una quantità di terreno lavorato che le renderà non più autosufficienti nella produzione di foraggi per l’alimentazione destinata al Parmigiano Reggiano, inoltre la suddivisione dei nuclei aziendali, accessibili mediante lunghi percorsi, renderà lo svolgimento delle normali attività non più economicamente sostenibili aumentando notevolmente i costi aziendali.
Coldiretti, da sempre attenda alle problematiche ambientali ed all’impatto che la realizzazione di opere di questa portata hanno sul territorio, chiede una rivisitazione delle scelte progettuali che lasciano molti punti oscuri.
«Coldiretti e le sue aziende si pongono sicuramente di fronte al problema con uno spirito di collaborazione – conclude il direttore Pasquali - per un necessario ammodernamento della rete viaria regionale purchè si tenga conto del tessuto sociale e produttivo della zona rispettando la natura delle aziende e tutelando quelle che sono le produzione tipiche locale, frutto anche della conformazione territoriale ed imprenditoriale».
20 Maggio 2011
LA CISPADANA MANGIA IL PARMIGIANO REGGIANO