26 Agosto 2022
FLAVESCENZA DORATA: INTERVENTI DI CONTRASTO E DEREGHE

Interventi di lotta contro il vettore della Flavescenza dorata e deroga valida per il territorio della Regione Emilia-Romagna per l’esecuzione di eventuali ulteriori interventi per il suo controllo sulla coltura della vite.

Negli ultimi anni in Emilia Romagna e nelle altre regioni del Nord Italia, nonostante i tanti sforzi fatti dal sistema regionale e dagli operatori professionali, si sta assistendo ad una recrudescenza di Flavescenza dorata e del suo vettore Scaphoideus titanus.

La Regione ha messo a punto strategie di contrasto alla malattia promuovendo e finanziando attività di ricerca e sperimentazione, attività di sensibilizzazione e di controllo del territorio. La situazione coinvolge gravemente il comparto viticolo messo a dura prova dal fitoplasma.

Al ministro dell’Agricoltura sono già state chieste: risorse economiche, la deroga al Decreto legislativo per danni da calamità naturali, l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale recentemente rifinanziato con importanti risorse e che siano previste azioni concrete e condivise di ricerca e sperimentazione per delineare le vie di uscita da questa situazione e al contempo siano disponibili, in attesa di soluzioni innovative, fitofarmaci adeguati.

In caso di necessità, per contrastare lo Scaphoideus titanus,  oltre agli interventi obbligatori previsti nei Disciplinari di Produzione Integrata, possono essere effettuati fino ad un massimo di 3 trattamenti (compresi quelli obbligatori) in tutte le aree vitate regionali.

Gli operatori viticoli sono già da tempo informati sulla necessità di seguire puntualmente le indicazioni contenute nei bollettini di produzione integrata e biologica e quanto stabilito dalle misure di lotta obbligatoria per i trattamenti obbligatori contro Scaphoideus titanus, ricordando che la lotta contro la flavescenza dorata è obbligatoria per legge ma principalmente è nell’interesse degli agricoltori seguirla.

E quindi ricordiamo e riassumiamo di seguito alcuni punti sui quali è necessario prestare attenzione:

  • prevedere un monitoraggio attento circa la presenza del vettore nei vigneti in conduzione. Per le piante ammalate infatti non esiste alcuna cura efficace, la prevenzione è l'unica soluzione;
  • eseguire accuratamente i necessari interventi insetticidi ponendo particolare attenzione alle tempistiche di intervento e alle migliori modalità esecutive. Fra infezione e manifestazione dei sintomi passa del tempo, quello che succede ad oggi nel vigneto è il risultato di quanto fatto precedentemente;
  • le viti ammalate contagiano anche le viti sane quindi l’unica via da seguire è eliminarle, senza attendere la vendemmia. Se non si estirpa e non si tratta in un tempo più o meno breve è possibile subite gravi danni al vigneto e alla produzione.

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi