9 Giugno 2017
CONFRONTO BONIFICA

Finalmente è giunto un momento di confronto con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale sulla situazione irrigua provinciale che ha confermato quanto da mesi ormai stavamo denunciando. Commenta così il direttore della Coldiretti reggiana presente ieri all’incontro che si è svolto in Bonifica a Reggio Emilia.
I tecnici del Consorzio hanno valutato il territorio provinciale con tre livelli di situazione irrigua: in tenuta per le aree di attingimento dal Po, attualmente sostenibile ma con prossime imminenti difficoltà per quelle di attingimento dal fiume Secchia e in grave crisi per tutte le zone che dipendono dall’Enza.
«È quanto ripetevamo da mesi ed è quanto accade ormai da anni. Il livello di gravità dipende unicamente dall’andamento climatico e dalla quantità di pioggia caduta – commenta Coldiretti Reggio Emilia. È ora di uscire da questo immobilismo in attesa di trovare una soluzione perfetta e globale. Partiamo subito da oggi con quello che si può fare per portare un po’ d’acqua a tutte le aziende agricole e ai terreni della Val d’Enza e soprattutto per scongiurare il ripetersi della stessa situazione ancora il prossimo anno».
Coldiretti Reggio Emilia ha già dichiarato il proprio impegno e la propria disponibilità a collaborare per impostare sin da oggi (e non da settembre come suggerito dal Consorzio) una convenzione con Enel per la gestione dei bacini idrici dell’Appennino che contano oltre 3 milioni di mq e rappresentano, se ben gestiti, un primo punto di partenza per attenuare le difficoltà irrigue della Val d’Enza. «Non sarà risolutivo ed esaustivo del problema – continua Coldiretti Reggio Emilia – ma è un inizio che fa uscire dal perdurare di una crisi irrigua a cui nessun sembra volerci mettere mano».

«Su questa richiesta coinvolgeremo i Consorzi irrigue della Val d’Enza e gli agricoltori – conclude Coldiretti Reggio Emilia - per garantire continuità e pressione sugli enti locali e regionali e giungere nel breve tempo alla definizione della convenzione per la gestione dei laghi e consentire lo stoccaggio delle acque piovane in stagione»

Finalmente è giunto un momento di confronto con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale sulla situazione irrigua provinciale che ha confermato quanto da mesi ormai stavamo denunciando. Commenta così il direttore della Coldiretti reggiana presente ieri all’incontro che si è svolto in Bonifica a Reggio Emilia.
I tecnici del Consorzio hanno valutato il territorio provinciale con tre livelli di situazione irrigua: in tenuta per le aree di attingimento dal Po, attualmente sostenibile ma con prossime imminenti difficoltà per quelle di attingimento dal fiume Secchia e in grave crisi per tutte le zone che dipendono dall’Enza.
«È quanto ripetevamo da mesi ed è quanto accade ormai da anni. Il livello di gravità dipende unicamente dall’andamento climatico e dalla quantità di pioggia caduta – commenta Coldiretti Reggio Emilia. È ora di uscire da questo immobilismo in attesa di trovare una soluzione perfetta e globale. Partiamo subito da oggi con quello che si può fare per portare un po’ d’acqua a tutte le aziende agricole e ai terreni della Val d’Enza e soprattutto per scongiurare il ripetersi della stessa situazione ancora il prossimo anno».
Coldiretti Reggio Emilia ha già dichiarato il proprio impegno e la propria disponibilità a collaborare per impostare sin da oggi (e non da settembre come suggerito dal Consorzio) una convenzione con Enel per la gestione dei bacini idrici dell’Appennino che contano oltre 3 milioni di mq e rappresentano, se ben gestiti, un primo punto di partenza per attenuare le difficoltà irrigue della Val d’Enza. «Non sarà risolutivo ed esaustivo del problema – continua Coldiretti Reggio Emilia – ma è un inizio che fa uscire dal perdurare di una crisi irrigua a cui nessun sembra volerci mettere mano».

«Su questa richiesta coinvolgeremo i Consorzi irrigue della Val d’Enza e gli agricoltori – conclude Coldiretti Reggio Emilia - per garantire continuità e pressione sugli enti locali e regionali e giungere nel breve tempo alla definizione della convenzione per la gestione dei laghi e consentire lo stoccaggio delle acque piovane in stagione»

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