È stata massiccia la presenza di agricoltori di Coldiretti Reggio Emilia in piazza Montecitorio a Roma accompagnati dai loro dirigenti.
A fianco degli agricoltori erano presenti 10 Comuni in rappresentanza delle 40 amministrazioni comunali della nostra provincia che hanno approvato un ordine del giorno in difesa del made in Italy
“Ci siamo uniti oggi a questa mobilitazione di Coldiretti a Roma per esprimere il nostro sostegno al mondo agricolo che nei nostri comune rappresenta economia, ma anche tradizione e tutela del territorio – commenta Gianfranco Rinaldi, sindaco di Casina, portavoce delle altre amministrazioni presenti. La nostra contrarietà ai falsi prodotti di Stato va nella direzione di assoluta difesa delle nostre produzioni tipiche come il Parmigiano Reggiano, che è appunto il prodotto italiano più contraffatto”.
In piazza, il presidente nazionale di Coldiretti ha portato la Caciotta e il Pecorino prodotti completamente in Romania da una società partecipata dello Stato italiano. Un esempio eclatante in cui lo Stato favorisce la delocalizzazione e fa concorrenza agli italiani sfruttando il valore evocativo del marchio Made in Italy che è il principale patrimonio del Paese ma è spesso banalizzato, usurpato, contraffatto e sfruttato. Il Pecorino e la Caciotta - spiega la Coldiretti - sono alcuni dei prodotti realizzati in Romania da Lactitalia Srl con latte rumeno ma commercializzati con nomi e immagini che evocano e sfruttano l’italianità. Lactitalia è una società partecipata dalla Simest, società per azioni controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Non può essere taciuto che il sostegno di Simest si indirizza ad investimenti in attività di delocalizzazione che oltre a costituire occasioni di concorrenza sleale ai prodotti italiani sottraggono colpevolmente opportunità di lavoro ed occupazione al sistema Italia”.
Nel corso della manifestazione i parlamentari intervenuti, tra cui la Senatrice reggiana Leana Pignedoli, hanno ribadito l’iniquità della norma relativa all’Imu sui fabbricati strumentali.
“Attenzione a incentivare chi lavoro il terreno – ha commentato anche il presidente nazionale Sergio Marini – rispetto a chi lo detiene per speculazioni”.
16 Marzo 2012
COLDIRETTI: DA ENTI E COMUNI NO AI FALSI DI STATO