16 Aprile 2020
CINGHIALI IN AUMENTO: SERVE CONTROLLO E PREVENZIONE

«Sono sempre più numerose e frequenti le segnalazioni di danni dei nostri associati delle zone montane – commenta il direttore della Coldiretti reggiana Maria Cerabona - inflitti alle colture agricole da parte di ungulati, in particolar modo cinghiali. Le stesse Atc provinciali – rimarca il direttore Cerabona - ci fanno sapere che a seguito delle limitazioni di mobilità previste dai vari DPCM ai lori operatori è vietata l’importante funzione di prevenzione dei danni causati dalle specie faunistiche alle attività agricole».

Nella circolare del 20 marzo scorso la direzione generale caccia e pesca della Regione – fa sapere Coldiretti Reggio Emilia – lasciava intravedere la possibilità, da parte della Polizia Provinciale, di proseguire con i piani di controllo, in quanto configurabile come attività di servizio pubblico.

«Siamo tutti consapevoli della delicatezza del momento che stiamo vivendo – continua la Cerabona – e siamo ugualmente certi della possibilità di svolgere le necessarie azioni di controllo e contenimento della specie nel pieno rispetto di tutte le condizioni di sicurezza. Il sovrannumero di ungulati e di cinghiali, in particolar modo, è drammaticamente impattante per le nostre aziende agricole già seriamente in difficoltà a causa del maltempo e della siccità. Il mancato contenimento dei cinghiali rischierebbe di compromettere i prossimi raccolti. Allo stesso modo auspichiamo una ripresa della caccia di selezione sempre tenendo in primaria considerazione le misure di sicurezza legate all’emergenza covid19».

Tutte le zone agricole stanno subendo danni a causa della fauna selvatica – continua la Cerabona – e in modo ancor più marcato le zone montane. La presenza massiccia dei selvatici – commenta la Coldiretti reggiana - rappresentava una minaccia concreta per la cittadinanza, anche prima dell’emergenza che l’ha sicuramente aggravata. Il sovrannumero dei cinghiali, infatti, è un problema che si presenta da oltre un decennio, con costanti segnalazioni degli agricoltori.
A questo proposito chiediamo anche – conclude la Coldiretti di Reggio Emilia - che non si interrompano le verifiche in loco da parte dei periti delle segnalazioni pervenute assieme all’attività imprescindibile di prevenzione, ovviamente, anche in questo caso, nel massimo rispetto di tutte le precauzioni per la tutela della salute degli operatori.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi