2 Dicembre 2011
CIBO: UN DONO SIMBOLICO E SEMPRE ATTUALE

Il cibo: un dono simbolico e sempre attuale
Non sorprende che la maggioranza degli italiani (figura 1) ami regalare prodotti enogastronomici per le feste di Natale e del Nuovo anno e, naturalmente, non sorprende neanche che ami ricevere lo stesso tipo di regali (figura 2).


Forse, dall'indagine Fondazione Campagna Amica - SWG che pubblichiamo in queste pagine, ci si sarebbe potuto aspettare percentuali più contenute, ma sapevamo già tutti che il dono natalizio è fortemente collegato con il cibo per il valore evocativo che il cibo riveste sia dal punto di vista culturale che religioso.
E' interessante però notare come la propensione all'acquisto di questo genere di prodotti sia direttamente legata alla produzione. Il 97% degli italiani che vorrebbero regalare prodotti agroalimentari, lo farebbe volentieri acquistando direttamente dagli agricoltori che li producono. Mentre il 91% (figura 3) sarebbe interessato o molto interessato a conoscere i recapiti dei produttori. Per questo è forte l'interesse a costruire un rapporto di conoscenza reciproca che entri nel merito della produzione e costituisca essa stessa una forma di garanzia per l'acquisto. Per quel che riguarda la scelta (figura 4), il vino è il prodotto prediletto dagli abitanti del Nord Est (65%) e delle Isole (66%), i formaggi dai cittadini del sud (48%), i prodotti dolciari dalle isole (52%), i salumi sono molto apprezzati nel Nord ovest (43%), mentre al centro si apprezza l'olio (43%), nelle isole i liquori (44%), caffè e cioccolata ancora nel Nord ovest (23%), mentre invece l'acquisto e il regalo di conserve riveste un interesse ben distribuito in tutta la penisola anche se non raggiunge picchi particolarmente elevati.

Si noti inoltre come l'82% degli intervistati (figura 5) predilige i prodotti tipici di elevata qualità indipendentemente dal prezzo. Ci si rende conto, in definitiva, di quanto importante sia questo genere di produzione che, per forza di cose, non può che contare su quantità piuttosto contenute. Questo dato non è affatto in contraddizione con l'affermazione che troviamo in figura 6 in cui i consumatori pensano che proprio nel rapporto diretto con i produttori possano ottenere un miglior rapporto qualità - prezzo e quindi più convenienza nell'acquisto. In molti sono consapevoli che i vantaggi economici si ottengono accorciando la filiera e non diminuendo la qualità dei prodotti.

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