Ordinanza della Regione, in vigore dal 2 luglio al 15 settembre, salvo revoca anticipata. Lo stop scatta nei giorni in cui la mappa sul sito www.worklimate.it indica un livello di rischio ‘Alto’
A seguito delle alte temperature registrate, in anticipo rispetto alla stagione, la Regione Emilia Romagna ha emanato un’ordinanza, in vigore dal 2 luglio al 15 settembre, salvo revoca anticipata, che regolamenta le attività lavorative a rischio in condizioni di esposizione prolungata al sole.
Lo stop al lavoro è previsto anche nei cantieri edili e affini, nel florovivaismo e nei piazzali della logistica
In sintesi l’ordinanza stabilisce che il datore di lavoro deve:
- Verificare quotidianamente se la propria attività lavorativa si svolge nelle zone rosse consultando il sito web worklimate - link per ricerca previsioni: https://app.worklimate.it/ordinanza-caldo-lavoro
- In caso positivo è vietato far svolgere attività lavorativa all’aperto ai propri dipendenti nella fascia oraria 12:30 – 16:00
- Individuare, in ogni caso, delle misure di prevenzione secondo quanto previsto dal Dlgs 81/08 e come riportato nelle “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”:
- Evitare il più possibile le lavorazioni nelle ore di maggior caldo dalle 12 alle 16
- Organizzare le attività limitando, per quanto possibile, l’esposizione diretta al sole
- Rendere sempre disponibile acqua fresca per bere e rinfrescarsi
- Predisporre aree ombreggiate per le pause
- Turni di lavoro per le attività più gravose
- Distribuire ai lavoratori i manifesti sul rischio colpi di calore
Oltre alle consuete attività agricole che si svolgono durante tutto l’anno, nel periodo estivo si aggiungono intense attività stagionali come la raccolta della frutta, anche all’interno dei tunnel, delle orticole, il taglio del fieno e la mietitura dei cereali. Tra luglio e settembre le attività di raccolta non possono essere fermate per evitare la perdita delle produzioni ma anche il blocco degli approvvigionamenti di cibo.
Per queste e per tutte le attività che si svolgono in aperta campagna è dunque importante – commenta Coldiretti Reggio Emilia - adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare rischi alla salute legati al caldo torrido come l’utilizzo dei dispositivi di protezione e l’organizzazione del lavoro in fasce orarie meno calde, iniziando la mattina presto o sfruttando le ore notturne, quando possibile, per lo svolgimento delle attività.
Coldiretti, a livello nazionale, partecipa in maniera attiva alla sottoscrizione di un apposito protocollo con tutte le parti sociali, al ministero del lavoro, nonché agli accordi che con i sindacati agricoli si stanno sottoscrivendo a livello territoriale.