Un migliaio di produttori agricoli di Coldiretti con il presidente nazionale Sergio Marini hanno festeggiato in piazza Montecitorio la definitiva approvazione del Ddl sull’etichettatura che rende obbligatoria l’indicazione dell’origine sui prodotti alimentari.
«Si conclude in modo positivo – commenta Marino Zani, presidente Coldiretti Reggio Emilia – una vicenda che è durata dieci anni, a partire dal primo caso di mucca pazza nel gennaio del 2001 e che portò all’obbligo di etichettatura per la carne bovina».
«L’approvazione del decreto – commenta il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – corona l’impegno di Coldiretti che in questi dieci anni si è sempre battuta per la trasparenza di ciò che i consumatori portano sulla tavola, per garantire una sicurezza alimentare messa a dura prova dalle emergenze sanitarie che si sono susseguite in questi anni».
«È una vittoria della Coldiretti per tutti i consumatori – commenta ancora Zani. L’approvazione rappresenta un importante passo avanti nei rapporti economici e nei diritti dei consumatori. E mi unisco al presidente nazionale Marini nel dire che è sentito e doveroso il nostro ringraziamento a tutti coloro - soci, associazioni, cittadini, esponenti politici - che hanno permesso di vincere questa battaglia».
Ora la legge dovrà essere applicata bene e velocemente, con un’attenzione particolare all’Ue che rema ancora contro.
L’approvazione della legge – commenta Coldiretti – pone fine ad un grave inganno nei confronti dei produttori italiani e dei consumatori che attribuiscono grande importanza alla provenienza degli alimenti: per quasi un italiano su quattro (23 per cento) il cibo italiano dal campo alla tavola vale almeno il doppio e due italiani su tre (65 per cento) che sono disponibili a pagare dal 10 per cento in su, secondo l’indagine Coldiretti-Swg.
La fiducia accordata alle produzioni agricole italiane è giustificata dal primato nei controlli con oltre un milione tra le verifiche e le ispezioni effettuate sul Made in Italy alimentare nel 2010. Tra Agenzie delle Dogane, Nas dei Carabinieri, Istituto Controllo Qualità, Capitanerie di Porto, Corpo Forestale e Carabinieri delle Politiche Agricole, Asl, ai quali si è aggiunta l’attività degli organismi privati, sono stati effettuati nel 2010 - ricorda Coldiretti - oltre un milione di controlli sul Made in Italy, a garanzia delle imprese e dei consumatori.
«E’ una vittoria per le nostre imprese agricole che – ha affermato Marini nel commentare l’approvazione definitiva della legge - potranno far riconoscere il valore del proprio lavoro e della propria qualità e contrastare la concorrenza sleale di chi vende per italiano ciò che di italiano non ha neppure l’incarto. E’ una vittoria per la filiera agricola italiana, ma anche per le industrie e la distribuzione italiana che vorranno valorizzare il vero made in Italy quale leva competitiva esclusiva per fronteggiare i mercati interni ed internazionali. E’ una vittoria per la politica italiana tutta, perche la legge è stata votata all’unanimità da tutti i partiti e da tutti i parlamentari, e questo fa onore a un Paese che generalmente è diviso su ogni cosa e che ha, invece, ritrovato l’unità proprio su una norma dove è in gioco la corretta informazione ai consumatori e la difesa della trasparenza».
18 Gennaio 2011
APPROVATA ETICHETTATURA OBBLIGATORIA