8 Ottobre 2009
AL VIA LA PRIMA SETTIMANA DEL LATTE CRUDO

A Reggio Emilia si producono oltre 5 milioni di quintali di latte e se ne importano 2,6 milioni, in forma di latte sterile, cagliate, polvere di latte o caseine che vengono impiegate dalle industrie lattiero casearie locali e arrivano sulle tavole in modo anonimo, se non addirittura spacciati per italiani.
Il mercato del settore lattiero caseario italiano vive paradossi che stanno mettendo in drammatica difficoltà le imprese agricole. I prezzi alla stalla risultano strutturalmente al di sotto dei costi di produzione soprattutto per una grave mancanza di trasparenza, che rende indistinguibile il prodotto italiano, dando spazio a importazioni indiscriminate che stanno sistematicamente facendo chiudere le nostre stalle e mettendo in pericolo il nostro territorio e la genuinità dei suoi prodotti.
Per ogni litro di latte prodotto negli allevamenti reggiani, una metà viene importato dall’estero, nonostante sia dimostrato che i nostri allevamenti siano i più sicuri e controllati d’Europa. Ogni mese, infatti, nelle stalle vengono effettuati numerosi controlli, alcuni dei quali specifici per la vendita di latte crudo, garantiscono sicurezza alimentare e qualità.
Alcune aziende zootecniche per uscire da questa situazione di difficoltà hanno optato per la vendita diretta di latte crudo.
Oggi in Italia sono oltre mille gli erogatori di latte crudo, a Reggio Emilia la Coldiretti ne conta una ventina, ogni giorno vengono erogati in media oltre 100 mila litri. Ma anche questo comparto del lattiero caseario ha subito uno scossone lo scorso dicembre con l’ordinazione che ha imposto di apporre la dicitura “da consumare previa bollitura” sui distributori. La scarsa conoscenza del prodotto ha dato purtroppo modo all’incertezza di dilagare provocando una riduzione nei consumi di circa il 30% per ogni distributori.
Per sostenere sempre più la trasparenza e la corretta informazione Coldiretti di Reggio Emilia, unitamente ai propri produttori, ha deciso di lanciare dal 11 al 17 ottobre la settimana del latte crudo, una parentesi ricca di proposte e iniziative presso le aziende agricole e i distributori del latte crudo della provincia. Ad inaugurare l’operazione si svolgerà domenica 11 ottobre un convegno “Il latte crudo: un vantaggio per tutti” alle ore 10.00 presso l’Ente fiera di Reggio Emilia, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Protezione e Valorizzazione agroalimentare dell’Università di Bologna.
Il convegno vuole essere un momento di informazione e approfondimento sulle qualità e potenzialità del latte crudo, evidenziando anche le conseguenze dei processi industriali attraverso i quali passa il latte, nell’80% dei casi straniero, posto in commercio. Ai partecipanti al convegno inoltre i produttori offriranno una bottiglia di latte in omaggio ed un buffet a base di latte crudo.
Scopo della settimana è infatti valorizzare il latte italiano, salvaguardare il reddito e la professionalità dei produttori e garantire il consumatore. La vendita diretta di latte crudo è un esempio importante di filiera tutta agricola e tutta italiana grazie all’impegno dei numerosi imprenditori agricoli che operano con professionalità e che collaborano a questa iniziativa.
Il latte crudo acquistato presso i distributori ha origine certa, prezzo equo, elevata qualità e buon valore nutrizionale, freschezza e soprattutto sicurezza garantita da controlli mensili sul prodotto. Inoltre i vantaggi ambientali di riduzione dei rifiuti e dei camion in circolazione sono innegabili.
Durante la settimana del latte crudo i produttori apriranno le loro stalle a visite di interessati e saranno disponibili a offrire chiarimenti e informazioni oltre che utili suggerimenti in merito al miglior approvvigionamento di latte (lavaggio delle bottiglie di vetro, trasporto, ecc.)  e al suo miglior uso (conservazione, ricette, ecc.). Inoltre il 20% degli incassi della settimana saranno destinati in beneficenza a “Progetto Pulcino” per la raccolta fondi a favore di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

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