1 Febbraio 2021
AGRITURISMI: RICHIESTO AZZERAMENTO DELLA TARI AI 42 COMUNI

Coldiretti Reggio Emilia: abbiamo inviato un appello per salvare gli agriturismi. Perdite tra il 90 e il 100% rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente

Azzerare la Tari per salvare gli agriturismi che da un anno stanno lottando per sopravvivere, stretti fra lockdown, misure anti contagio e limiti agli spostamenti con il crollo del turismo e il blocco della ristorazione. È l’appello lanciato da Coldiretti Terranostra a tutti i comuni del territorio perché cancellino la tassa rifiuti per il 2021 in modo da dare un po’ di respiro alle aziende che stanno facendo i conti con la pesantissima riduzione dell’attività nell’ultimo anno a causa dell’emergenza Covid.

«La chiusura delle attività agrituristiche sta mettendo a rischio un intero comparto legato al turismo e al territorio – commenta Maria Cerabona, direttore di Coldiretti Reggio Emilia. Occorre dare una mano per affrontare la tempesta, attraverso interventi che consentano alle imprese di ripartire. Per superare la crisi – evidenzia la Cerabona - occorrono misure finanziarie in grado di sostenere la capacità economica e produttiva delle nostre imprese».

«Dalla stima effettuata dal nostro servizio fiscale – evidenzia il direttore di Coldiretti Reggio Emilia – il decremento di fatturato dicembre 2020/2019 è pari a quasi il 100% per tutte le nostre realtà agrituristiche di Terranostra. Se prendiamo a riferimento l’ultimo trimestre il decremento scende di poco, tra il 90 e il 100%. Le misure restrittive adottate per contrastare il diffondersi dell’epidemia stanno determinando una forte contrazione delle attività multifunzionali delle imprese agricole».

Per questo Coldiretti chiede misure adeguate in favore delle imprese agricole e delle strutture agrituristiche che a causa dell’epidemia hanno subito un azzeramento della domanda e delle presenze che, per altro, ha portato anche alla diminuzione della relativa produzione di rifiuti.

Lo stesso Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL), istituito dall’Anci per assistere i Comuni in materia di finanza ed economia locale, ha infatti ribadito la facoltà degli enti di deliberare riduzioni della TARI per le imprese che siano state costrette a sospendere l’attività o a esercitarla in forma ridotta a causa della situazione di emergenza.

«Sarebbe opportuno deliberare sin da subito – insiste la Cerabona - proroghe dei termini di pagamento della TARI per il 2021. L’attuale situazione di incertezza sulla ripresa delle attività e del turismo rischia di compromettere la tenuta economica e finanziaria delle imprese».

Gli aiuti ed i ristori che anche grazie all’attività svolta da Coldiretti ad ogni livello, dai contributi regionali a quelli comunali, dai bonus ristori ai fondi per la filiera della ristorazione, non sono in grado di permettere la tenuta di molte attività ed è rischio un sistema diffuso in tutto il Paese, in grado di sviluppare un valore di 1,5 miliardi di euro nell’ultima stagione pre-covid e che oggi potrebbe ridursi drasticamente in assenza di vere azioni di sostegno e rilancio.

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