13 Aprile 2010
ADOTTA ANCHE TU UN MAIALE!

 ADOTTA ANCHE TU UN MAIALE!
È partita l’iniziativa per famiglie “adotta un maiale”: si può seguire la crescita di un suino allevato allo stato semi brado e controlla come si nutre e cosa fa grazie alla webcam
Coldiretti: iniziative positive per sostenere il km zero, la trasparenza, la qualità dei prodotti e soprattutto il confronto con il consumatore  

Sono arrivati a Sabbione i suinetti adottabili allevati allo stato semi brado.
L’idea è di Lorenzo Fanticini dell’azienda agricola Il Tralcio che conduce insieme al fratello Enrico. «Abbiamo iniziato per uso familiare e per alcuni amici ad allevare qualche maiale ben alimentato allo stato semi brado. Le richieste da parte di conoscenti e amici di amici sono aumentate – commentano i Fanticini - e qualche mese fa ci è venuta l’idea di crescere alcuni suinetti anche per conto di chi non può tenersi un maiale in cortile».
I suinetti, nati a Modena in un’azienda a ciclo chiuso, arrivano in azienda del peso di circa 25 chili e vivono in un’area di circa 250 metri quadrati semi coperta, con uno spazio a disposizione superiore di dieci volte quello previsto nelle porcilaie tradizionali, migliorando notevolmente il benessere degli animali e al contempo la qualità delle carni. I suini, totalmente italiani, vengono portati al peso di circa 200-220 chili grazie a mangimi bilanciati e alla possibilità, da parte delle famiglie adottive, di portar loro verdura di scarto e ghiande dell’azienda.
L’allevamento può essere seguito costantemente grazie ad un webcam puntata sull’area.
Come funziona? Le famiglie interessate ricevono un certificato di adozione, stipulano un contratto di vendita e versano in modo rateale una quota per l’accudimento e prima del prossimo Natale il maiale è fatto.
«Trovo sia un modo originale e utile di proporre salumi e carni sane e di altissima qualità ad un consumatore sempre più attento a come vengono prodotti i cibi che acquista – commenta Giovanni Pasquali, direttore della Coldiretti reggiana. L’azienda Fanticini, con questa iniziativa, sta esprimendo al meglio i principi di Coldiretti e sta rispondendo ai giusti bisogni di trasparenza».
«Abbiamo pensato ad un’iniziativa simpatica che porti i consumatori direttamente in azienda perché possano verificare da soli cosa succede al loro maiale – conclude Fanticini. Alle nostre famiglie consigliamo, per avere un netto vantaggio economico, di trasformare la carne soprattutto in salumi e derivati. Noi la pensiamo come vero momento sociale in cui alcune famiglie si uniscono e condividono questa esperienza e si spartiscono iprodotti finali così come succedeva anni fa nelle famiglie di campagna».
I maiali adottabili sono un numero limitato e verranno pertanto 
concessi esclusivamente ai primi arrivati, gli altri dovranno accontentarsi 
degli ottimi salami dell’azienda.
L’iniziativa è su www.adottaunmaiale.it, dove si possono trovare tutte le  
informazioni relative all'adozione in ben due lingue, italiano con parafarsi in dialetto reggiano e alcuni giochi per interagire virtualmente con il vero miglior amico dell'uomo: il maiale.

www.adottaunmaiale.it

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