21 Dicembre 2020
L’infermiera è la nuova statuina del presepe Natale 2020

Donata al Vescovo Camisasca da Coldiretti e Lapam

La statuina del presepe rappresentante la figura dell’infermiera anti Covid, nuovo personaggio del Presepe 2020 creato in onore dell’impegno di tutto il mondo della sanità e della cura, è stata donata a S.E. Massimo Camisasca, Vescovo di Reggio Emilia e Guastalla da parte di Coldiretti Reggio Emilia e Lapam Confartigianato Reggio Emilia.

L’iniziativa avviata a livello nazionale in tutte le diocesi è promossa sotto l’egida del Manifesto di Assisi da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, e  vuole rimarcare la straordinaria attualità e forza della tradizione del presepe che, oltre a rappresentare la nascita di Gesù, racconta anche la realtà della vita di tutti i giorni e la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra.

«La modernità del Presepe viene proprio dal suo legame con la vita di tutti i giorni che per gli agricoltori e gli allevatori vuole dire conservazione dei territori e della biodiversità soprattutto nelle aree di montagna e in quelle più difficili dove mancano condizioni economiche e sociali minime per garantirne la permanenza” afferma il direttore della Coldiretti Maria Cerabona nel sottolineare che “molte le categorie che non hanno mai smesso di lavorare in questa difficile pandemia per garantire la salute dei cittadini e l’approvvigionamento alimentare delle famiglie, nonostante i rischi e le difficoltà».

«Garantire prodotti e servizi indispensabili alle persone e sostenere le collettività è per noi fare comunità – commentano il presidente Ivo Biagini e il direttore Roberto Prearo di Lapam Confartigianto Reggio Emilia. Anche per questo, in un anno così difficile per le nostre comunità e per i nostri imprenditori abbiamo voluto mettere al centro del Presepe i valori della solidarietà e della generosità testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone».

Le statuine che raffigurano l’operatrice sanitaria, realizzate in esclusiva dalla bottega d’arte presepiale ‘La Scarabattola’ di Napoli ad opera dei Fratelli Scuotto, sono il simbolo di questi valori e della tradizione ed eccellenza manifatturiera italiana. L’iniziativa vuole essere un inno alla vita, quella delle persone guarite e salvate dalla infaticabile dedizione di tutti gli operatori sanitari e un riconoscimento per tutti gli ‘eroi’ della quotidianità che si impegnano per gli altri in questi mesi così difficili, in sintonia con il messaggio di Papa Francesco che nei giorni scorsi ha ringraziato chi si adopera per gli altri nella pandemia, paragonandoli a San Giuseppe: l’uomo che passa inosservato”.

Confartigianato, Coldiretti e Symbola hanno recentemente presentato i risultati di un’indagine curata da Ipsos sulla percezione del Presepe da cui emerge che quest’anno il 40% degli italiani ha deciso di fare il presepe per non rinunciare a una tradizione che considerano importante e che simboleggia per tutti i cristiani la presenza di Dio nella vita di tutti i giorni. Ma che il Presepe abbia ancora un peso forte nella percezione degli italiani lo dimostra il fatto che oltre 6 italiani su 10 (61%) lo considera importante per la famiglia e in maniera ancora più marcata (64%) per la comunità.

S. E. Massimo Camisasca, Vescovo di Reggio e Guastalla, con la statuina 'infermiera' e Matteo Franceschini, delegato provinciale Coldiretti Giovani Impresa

Roberto Prearo e Ivo Biagini, direttore e presidente di Lapam Confartigianto Reggio Emilia, Maria Cerabona, direttore Coldiretti Reggio Emilia

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