Sempre più frequentemente e assiduamente le campagne, le nostre imprese ed i  loro prodotti sono toccati dalla mano della criminalità che compromette la capacità imprenditoriale e competitiva.
«Abbiamo posto il tema della legalità e della sicurezza al centro di questo incontro organizzato oggi alla presenza dell’Arma dei Carabinieri – commenta Vito Amendolara, delegato confederale di Coldiretti Reggio Emilia. Una collaborazione, quella con l’Arma dei Carabinieri, – commenta Vito Amendolara – necessaria per arginare il fenomeno criminoso e ricreare migliori condizioni alle aziende agricole di fare impresa. Noi oggi vogliamo sancire un sodalizio tra il mondo imprenditoriale e le forze dell’ordine per una progettualità di reciproco sostegno nella logica del principio di sussidiarietà».
La fondamentale presenza anche dei Nac, Nucleo Antifrodi dei Carabinieri, costituisce un anello nodale per tracciare il percorso che seguono i prodotti Dop rubati spezzando il circolo vizioso che ne alimenta la domanda.
Al convegno sono intervenuti:
Cap. Giuseppe Nardò, Comandante della Compagnia Carabinieri Reggio Emilia
Cap. Marco Uguzzoni, Comandante Nac, Nucleo Antifrodi Carabinieri, di Parma
S.E. Dott. Raffaele Ruberto, Prefetto di Reggio Emilia
Col. Antonino Buda, Comandante provinciale Carabinieri Reggio Emilia
Dott. Stefano Landi, Presidente CCIAA di Reggio Emilia

«L’agricoltura reggiana produce eccellenze apprezzate e, purtroppo, imitate in tutto il mondo – continua Amendolara. Il furto delle nostre produzioni agricole, oltre a minare l’imprenditorialità agricola danneggia l’intera economia locale e quindi l’intero territorio e la sua comunità. Vogliamo pensare in modo progettuale e valutare insieme, imprenditori e forze dell’ordine, le proposte per migliorare i sistemi antirapina e i sistemi di rete di allerta».