Al Gemelli il primo mercato contadino in un grande ospedale italiano. Un progetto unico e innovativo che parte da Roma promosso da Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Fondazione Aletheia. Presenti due aziende dall’Emilia-Romagna
Nasce a Roma il primo mercato contadino all’interno di un ospedale, un progetto unico e innovativo destinato a diventare un modello, con l’Italia che ancora una volta si conferma Paese leader in Europa e nel mondo in fatto di cultura della sicurezza alimentare.
Il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS ha ospitato per due giorni, nel periodo prenatalizio, “Campagna Amica per la salute”, il progetto pilota promosso da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica insieme alla Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e Fondazione Aletheia che consolida così il rapporto tra cibo, prevenzione e salute. Numerose evidenze scientifiche dimostrano, infatti, come le scelte alimentari rappresentano uno dei determinanti più potenti nella prevenzione delle patologie croniche più diffuse.
All’inaugurazione hanno preso parte, oltra ai dirigenti di Coldiretti e Campagna Amica, i dirigenti della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, numerose presenze istituzionali tra cui il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, oltre ai rappresentanti della Fondazione Aletheia e al personale medico del Gemelli.
Hanno preso parte del mercato anche due aziende emiliano romagnole, Fattoria Fiori di Reggio Emilia con il Parmigiano Reggiano di montagna e l’acetaia Gambigliani Zoccoli di Modena, con l’Aceto Balsamico dop di Modena.
Un mercato contadino dentro un ospedale è un’operazione di forte valore pubblico perché si aprono spazi a un modello di consumo che promuove prodotti agricoli freschi, locali e non ultraformulati, con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di stili alimentari più sani e consapevoli all’interno delle strutture sanitarie e nelle famiglie. Un’iniziativa che si pone di orientare le future politiche alimentari delle strutture pubbliche.
La collaborazione tra mondo medico e mondo agricolo si pone quindi come strumento essenziale per riportare al centro l’idea che la buona alimentazione sia, prima di tutto, una politica di salute pubblica.