Il settore suinicolo americano sta affrontando un momento di svolta, secondo una elaborazione del Clal su dati di agosto 2025. La produzione di carne suina negli Usa nel 2025 è leggermente diminuita, soprattutto a causa del virus prrs, la sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini, che riduce la produttività degli allevamenti. La situazione è aggravata dalle nuove politiche migratorie, che hanno ridotto il numero di immigrati legali negli Stati Uniti, lasciando senza lavoratori i macelli e gli impianti di trasformazione. A luglio il prezzo al dettaglio della carne suina ha raggiunto livelli record e si prevede che rimarrà alto fino alla fine dell’anno.
L’export, che mostra segnali di cambiamento, nel primo semestre del 2025 ha visto le esportazioni verso Giappone, Cina, Corea del sud e Canada diminuite, mentre sono cresciute verso il Messico. Secondo le elaborazioni di Clal, dunque, gli Stati Uniti stanno riposizionando le esportazioni verso mercati più accessibili, lasciando spazio all’export europeo in Asia e nei mercati premium.